Basta con i paragoni: il suo nome è Lorenzo
Non caricate Pellegrini del fardello del confronto con i predecessori: trasformerebbe le nostre bandiere da patrimonio a zavorra. Preserviamo lui e quelli che verranno
Non mi sono mai chiesto dove potrà arrivare Lorenzo Pellegrini. Di più: non mi sono mai chiesto se rispetto a tutti coloro che, prima di lui, hanno indossato quella fascia se la merita di meno o maggiormente. E, non me ne vogliate, non mi sono nemmeno mai messo a stilare classifiche sulle sue potenzialità o il suo senso d'apparenza rispetto ai suoi predecessori. E tutto questo, credetemi, non è lassismo.
Tutto questo, semplicemente, è una presa di coscienza: il passato non scende in campo. Me lo tengo stretto, a cuore, lo brandisco con orgoglio: questo sì. E lo custodisco gelosamente avendo sempre la premura, però, di non trasformarlo - paradossalmente - in un ostacolo per il presente.
Per questo sulle spalle di Lorenzo Pellegrini ho sempre messo la responsabilità di rappresentare la nostra - mia, tua, sua - squadra, ma mai il fardello di doversi confrontare con i monumenti che hanno popolato la nostra storia più o meno recente. E così, se metterà a terra il pallone con un elegante stop di petto, non cercherò di rivederci dentro Giuseppe Giannini. Se lancerà un compagno in profondità - senza nemmeno guardarlo - non cadrò nella tentazione di pensare dove l'avrebbe messa Totti al posto suo e se interromperà un'azione avversaria sfruttando il senso della posizione non farò riferimento a quante ne avrebbe interrotte di più o di meno, in quella zona di campo, De Rossi. Perché non servirebbe a nulla, a nessuno. E perché trasformerebbe le nostre bandiere da inestimabile patrimonio umano, prima ancora che calcistico, a zavorra dal peso insopportabile per chiunque… non solo per Pellegrini. De Rossi, Totti e tutti gli altri fanno parte di noi, li abbiamo nel cuore: nominiamoli più volte possibile, indossiamo sempre le loro maglie… ma, per il bene della ROMA, preserviamo Pellegrini - e tutti quelli che verranno - da inutili paragoni e confronti pretestuosi che, il più delle volte, vengono messi in piedi solamente per buttare giù la torre chi si vuole criticare dopo una prestazione negativa. Chiudo, allora, da dove sono partito: non so dove potrà arrivare Pellegrini… ma so che proprio lì troverà i Romanisti. FORZA ROMA LORE'!
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