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Armeno un altro anno: Mourinho vuole tenere Mkhitaryan. La situazione

A fine stagione il 77 andrà in scadenza di contratto. Presto un contatto con il procuratore. Se il giocatore sarà disponibile a rimanere, la Roma punterà al rinnovo

PUBBLICATO DA Piero Torri
23 Marzo 2022 - 06:00

Facciamo un giochino facile facile. Facendo finta di dimenticarsi di Abraham e Pellegrini, voi chi votereste come il migliore nel derby di domenica scorsa che ci sta facendo ancora godere? Sì, anche noi sulla scheda scriveremmo il nome di Mkhitaryan. Perché questa sicurezza sul vostro voto? Per carità qualcuno potrebbe votare Smalling, qualcun altro il bambino Zalewski, ma pur non essendo dotati di potere telepatici, siamo convinti con più che ragionevole certezza che la stragrande maggioranza dei votanti scriverebbe il nome dell'armeno. Tornato, dopo un periodo con più ombre che luci, prepotentemente in copertina fino, appunto, al derby di domenica scorsa in cui ha disegnato calcio come possono permettersi in pochi.

E la cosa, oltre a farci un piacere facilmente intuibile, ha rialimentato un interrogativo: cosa fare a fine stagione quando il contratto del giocatore andrà a scadenza naturale dopo tre anni in giallorosso contrassegnati fin qui da 109 presenze e 26 gol? Al di là di qualsiasi considerazione tecnica sull'armeno, giocatore sulle cui qualità non può discutere neppure il suo peggior nemico, ci potrebbero essere altre riflessioni che potrebbero indurre alla cautela su un nuovo contratto. Pur ricordando che è arrivato a Trigoria per un costo complessivo del cartellino di poco più di 3 milioni per il prestito del primo anno, poi gratis del tutto. Le riflessioni possono essere di natura anagrafica, ha compiuto 33 anni nel gennaio scorso, e anche, se non soprattutto, di natura economica, visto che il suo contratto dice circa 4 milioni netti che fanno poco più di sei al lordo considerando che con l'armeno la società può usufruire del Decreto crescita che dimezza le tasse.

L'armeno esulta con Abraham dopo uno dei due gol nel derby (As Roma via Getty Images)

La Roma, quindi, che farà? Se Tiago Pinto (ieri tornato da Parigi) darà retta a Mou (e potete metterci la mano sul fuoco che la versione dello Special One sarà quella che più di qualunque altra sarà considerata) sicuramente offrirà un nuovo contratto a Mkhitaryan. A nessuno, infatti, sarà sfuggito come, nelle settimane passate, il tecnico portoghese ogni volta che ne ha avuto l'occasione, ha parlato in termini entusiastici del giocatore. Parole che sono state supportate dai numeri, 36 presenze totali (trentuno da titolare) e dai fatti visto che Mou, nella ricerca della sua migliore Roma, dopo averlo schierato trequartista di sinistra, se lo è inventato centrocampista di regia e dintorni ricevendone risposte più che confortanti.

Alla luce di tutto questo, l'idea di continuare con l'armeno a Trigoria c'è e vuole essere percorsa. Per ora c'è stato garantito che non non è andato ancora in scena nessun contatto con il procuratore del giocatore, cioè Mino Raiola. Ma solo perché l'agente negli ultimi tempi, è notorio, ha attraversato un periodo di salute non proprio brillantissimo e allora si è deciso di rinviare a salute migliore il primo incontro. Che, poi, sarà quello in cui le parti si diranno cosa vogliono fare. La Roma sarà più che disponibile ad ascoltare. Pur ricordando come la passata stagione, quando il problema era tale e quale a quello di adesso, non fu semplicissimo trovare una nuova intesa. Non tanto sulla questione economica, quanto sulla durata del nuovo accordo. La Roma, infatti, all'armeno propose un biennale (a una cifra inferiore di quella percepita per un anno). Offerta però che il giocatore rifiutò, chiedendo di limitare a dodici mesi il nuovo accordo. Accontentato. Ora è probabile che la Roma possa pensare di offrire un nuovo contratto biennale ma a cifre inferiori rispetto a quelle percepite quest'anno dal giocatore. Eventualmente si potrà discutere anche per un accordo biennale. Ma tutto questo avverrà solo se il giocatore e il suo procuratore diranno di essere disponibili a rimanere a Trigoria.

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