AS Roma

Zaniolo, è il giorno. Dopo i fischi col Vitesse può riprendersi la Roma

La stracittadina arriva probabilmente nel momento meno felice dei suoi 4 anni con la maglia giallorossa. Mourinho ha bisogno del suo talento per vincere il derby

PUBBLICATO DA Piero Torri
20 Marzo 2022 - 10:45

Ha detto: «Mi alimento di pressioni». Firmato Nicolò Zaniolo, in un momento in cui le cose non stavano andando nel migliore dei modi. E' il giorno per dimostrarlo in campo. Il giorno del derby. Che arriva, probabilmente, nel momento meno felice dei suoi ormai quasi quattro anni con la maglia giallorossa. Quattro anni di un amore corrisposto, ma che nelle ultime settimane hanno fatto intravvedere le prime crepe di un rapporto che sembrava per sempre. Non tanto per le questioni legate al rinnovo del contratto o per le ultime prestazioni di questo ragazzo cresciuto in culla con a fianco il talento calcistico, quanto per quei fischi che, giovedì scorso, ne hanno accompagnato la sostituzione nel finale della partita contro il Vitesse. Mai accaduto in precedenza. Il segnale di un dubbio che mai in quattro anni aveva sfiorato la gente romanista. Conseguenza anche, di una vicenda rinnovo di contratto peraltro non legittimata da numeri da protagonista come ci si poteva aspettare dopo due stagioni con altrettanti crociati, riabilitazioni, ritorni in campo a singhiozzo, roba che più sfigati ci così non si può.

Ecco, più pressione di così Zaniolo non l'ha mai avvertita da quando è sbarcato a Trigoria, sconosciuto o quasi, ragazzo di belle speranze e nulla più, parziale contropartita di un affare che portò Nainggolan all'Inter. Oggi però c'è il derby. Quale migliore partita per zittire quei fischi per trasformarli in applausi? Quale occasione più propizia per far morire sul nascere una crisi che nessuno si aspettava potesse arrivare? Quale sfida più intrigante di quella di un derby per ricominciare a prendersi tutto quello che la dea (s)bendata gli ha tolto nelle ultime due stagioni?

Non sappiamo se Mourinho lo farà giocare dall'inizio, anche se ci pare difficile che lo Special One rinunci a Zaniolo proprio in una partita come questa. Sappiamo però che, qualsiasi sarà il suo minutaggio, Zaniolo ha l'occasione per rilanciare la Roma e se stesso verso un finale di stagione che consente ancora di alimentare sogni perlomeno europei. Non c'è sfida migliore di quella del derby per rimettere le cose a posto e mettersi alle spalle questo tormentato periodo. Non c'è partita con maggiori pressioni di quella di oggi. E se uno si alimenta di pressioni, il derby della Capitale è il palcoscenico ideale per dimostrarlo.

Alla Roma, del resto, soprattutto alla Roma di questa stagione in cui ha sempre fatto un po' di fatica a sviluppare calcio e gioco, serve come il pane il vero Zaniolo, il ragazzo dagli effetti speciali, capace di cambiare il corso di una partita anche solo con una giocata. Come per esempio è accaduto poche settimane fa contro l'Atalanta con quello stop tottiano per poi mandare in porta il suo amico Abraham per il gol che ha deciso la sfida contro la squadra di Gasperini.

Fallo ancora, Nicolò. Fallo nella sfida che da queste parti rimane comunque la più sentita e non potrà mai essere come nessun'altra. Fallo in un derby che finora ti è sempre stato negato, appena tre quelli giocati (due pareggi, una sconfitta, nessun gol) prima e dopo il calvario fisico a cui la sfortuna ti e ci ha obbligato. Fallo, finalmente, in uno stadio colorato di giallorosso, la tua prima volta in casa (i precedenti tre tutti in trasferta) con i tifosi giallorossi che, nonostante quei fischi di giovedì scorso, sono pronti a trasformarli in applausi. Fallo perché ne sei capace. Perché soltanto chi ha poca memoria o, peggio, è in malafede, si è dimenticato di quello che puoi e potrai essere per la nostra Roma. Fallo, se vuoi, anche per quel rinnovo di contratto che ti aspetti e che sarà più facile ottenere ai tuoi numeri se in questo finale di stagione dimostrerai che il bello, per te e per noi, deve ancora arrivare. Fallo, Nicolò, per scoprire l'effetto che fa vincere il derby da queste parti.

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