Aggressioni, multe record e il patron oligarca: il momento "no" del Vitesse
La gara sospesa contro lo Sparta Rotterdam è solo l’ultima grana del club olandese che da mesi paga gli “eccessi” dei suoi supporter. E il direttore generale chiede scusa
Sono giorni caldi in casa Vitesse, prossimo avversario della Roma in Conference League (gara di andata in programma giovedì alle 18:45). Venerdì scorso la sfida di campionato contro lo Sparta Rotterdam è stata sospesa a pochi minuti dalla fine sul parziale di 0-1. Il motivo? Il portiere ospite è stato colpito da un bicchiere lanciato dagli spalti. La decisione sull'esito del match non è ancora stata presa ma è probabile che sarà decretato lo 0-3 a tavolino. Non una buona notizia per il club che già naviga in brutte acque in Eredivise, al sesto posto a otto punti dal Twente. Il direttore generale Pascal Van Wijk ha commentato l'accaduto: «Tutto ciò che è successo non ci appartiene. Faremo il possibile per garantire che gli autori siano puniti. Alcuni individui rovinano la reputazione di tutta la tifoseria con il loro comportamento scorretto. E non è la prima volta negli ultimi mesi. Screditano il club. Siamo profondamente dispiaciuti e ci vergogniamo per quello che è successo. Ci siamo anche scusati con lo Sparta».
In stagione il club olandese ha pagato oltre 100mila euro di multe per gli atteggiamenti dei suoi tifosi, come quando hanno acceso i fuochi d'artificio in trasferta a Utrecht. Ma non è l'unica grana che ha dovuto affrontare il direttore generale. Sabato 12 febbraio, nell'intervallo della partita contro il PSV al GelreDome, il calciatore Bazoer è stato aggredito nello spogliatoio da uno sponsor ubriaco. «È immensamente imbarazzante. Non vogliamo mai più vedere quell'uomo qui», ha affermato Van Wijk al quotidiano olandese De Gelderlander. Partite sospese, aggressioni, un oligarca russo come proprietario: la situazione in casa Vitesse non è delle migliori.
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