La Roma: una casa per chi non ce l'ha
Alla Stazione Termini, insieme ad Utr, Airc e alla Caritas, il club giallorosso ha distribuito coperte agli homeless
Sono quelle cose che ti fanno sentire orgoglioso di essere della Roma. Perché non è scontato - anzi è quantomeno raro - vedere una società che così frequentemente - e sinceramente - pensa o adotta e mette in pratica sempre iniziative nel sociale. Ieri - era già successo a dicembre e gennaio - la Roma, insieme alla Caritas, al rappresentante della comunità ebraica Ruben Della Rocca, ai rappresentanti dei Roma Club, sia Airc, sia Utr, era alla Stazione Termini a distribuire "cose" ai senza tetto. A Capodanno lo aveva fatto direttamente José Mourinho.
A rappresentare la società giallorossa nell'evento di beneficenza, partito da Via Marsala e che ha poi coperto tutta la zona circostante, è stato Francesco Pastorella, direttore del Roma Department. Dopo aver distribuito in prima persona coperte, sacchi a pelo e indumenti invernali, il dirigente si è soffermato sull'importanza di iniziative di questo tipo: «Questa è una delle attività che amiamo svolgere, perché come AS Roma ci sentiamo una piattaforma sociale a disposizione del territorio e dei più bisognosi. L'obiettivo principale è sensibilizzare positivamente i nostri ragazzi. Noi veniamo sul territorio in maniera costante ogni mese e abbiamo attività che portiamo avanti anche da anni. Dobbiamo agire concretamente: solo così possiamo dare il buon esempio». Il direttore del Roma Department ha poi elogiato la partecipazione delle associazioni legate alla Roma: «Ci tengo a evidenziare che abbiamo chiamato a raccolta anche i fan club, le radio e i tifosi: una comunità che tifa Roma e che si mette a disposizione dei più bisognosi».
Fa eco alle parole di Pastorella il presidente della Caritas di Roma, Giustino Trincia: «Voglio ringraziare tutti per questa iniziativa, che è importante perché ognuno possa guardare in faccia queste persone, che vivono in strada. Questa cosa non è più tollerabile. Si tratta di sensibilizzare e dare consapevolezza, anche alle istituzioni pubbliche. È un'azione importante perché accanto all'attività dello sport c'è anche una vicinanza a chi, non per propria responsabilità, vive in queste condizioni». Trincia fa poi un plauso alla Roma: «Una grandissima società sportiva fa cultura, sensibilizza e può dare testimonianza. Non si può separare lo sport dalla vita di tutti i giorni». Sorridenti e fieri della propria squadra del cuore i tifosi presenti: «La Roma ci ha chiesto una mano e noi partecipiamo a tutte le iniziative: siamo con loro», ci dice Francesco Cavallo dell'Airc. «Ringraziamo la Roma per queste iniziative benefiche e per coinvolgere anche noi tifosi, che partecipiamo ben volentieri: ci rende ancor più orgogliosi di far parte di questa grande famiglia» aggiunge Daniela Miconi, dell'Utr. Tifosi e club insieme anche fuori dal campo, una simbiosi che ha un valore inestimabile quando serve ad aiutare i meno fortunati. Anche, soprattutto, questo è la Roma.
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