Impresa Primavera: Juve piegata ai rigori grazie a un super Mastrantonio
Il quarto di Coppa Italia a Vinovo termina 2-2 dopo i supplementari: si va dagli undici metri. Il portiere giallorosso ne para due. In semifinale c’è Fiorentina
La Roma Primavera è in semifinale di Coppa Italia, al termine di un soffertissimo quarto in gara secca, in casa di un'ottima Juventus, piegata ai rigori, dopo il 2-2 al 90', grazie a Mastratonio, che ne ha neutralizzati due su cinque. Era uno dei due recuperati rispetto alla gara vinta sabato col Milan il numero uno, l'altro è Missori, che era con lui in panchina con il Verona: ci rimane Volpato, che dopo il gol in A difficilmente tornerà con i coetanei. Escono Baldi e Louakima, il resto della squadra resta invariato rispetto all'ultima gara, con Tahirovic avanzato sulla trequarti, capitan Tripi in mediana in coppia con Faticanti, e Vicario nei tre dietro, visto che Keramitsis è ancora con i grandi. Ma dura poco: il centrale dei tre, Morichelli, che quattro giorni fa era uscito per un fastidio muscolare, dopo 8' si ferma, e fa capire di non averlo superato, prova a rimanere in campo per qualche minuto, e al 15' esce: in panchina ci sono solamente due Under 18, Pellegrini e Chesti, così De Rossi inserisce Pagano, che si piazza sulla trequarti, con conseguente doppio arretramento di Tahirovic e Tripi.
Al 18' Mbangula calcia in rete dopo che l'arbitro aveva fermato il gioco per una posizione di fuorigioco, la Roma risponde con un cross che non trova la deviazione di Rocchetti sul secondo palo, poi nuova palla in mezzo, di Voelkerling Persson, sempre senza trovare compagni. Al 27' il vantaggio della Juve: proiezione di Rouhi sulla sinistra, Mastrantonio esce a supporto di Ndiayé, ma il terzino bianconero sposta il pallone, Vicario a centro area prova ad allontanare ma la tocca piano, e diventa un assist per Mbangula, che ci mette il piede e spinge nella porta vuota. Ancora Voelkerling al cross da destra, Pagano non arriva in tempo per la deviazione in scivolata: la palla finisce verso il fallo laterale, ma è la cosa che più somiglia a un'occasione per la Roma.
La rimonta
Ma il centravanti svedese capisce che da quella parte c'è spazio, al 39' si decentra per l'ennesima volta sulla destra, va al cross, e stavolta c'è il piede di Satriano: deviazione ravvicinata e 1-1. Dopo un minuto di ripresa il centravanti calabrese prova anche il destro da fuori, alzato da Senkó: la Roma sembra entrata in campo con il piede giusto, e ben presto trova anche il 2-1, grazie a Pagano, lanciato da Tahirovic. Il fantasista prende palla dalle parte della bandierina, si accentra saltando di netto Nzouango, poi calcia con il sinistro, sul primo palo, sorprendendo Senkó, che non ci fa una gran figura. Nzouango prova a farsi perdonare andando a calciare in area avversaria, Satriano devia sul fondo. Bonatti inserisce Strijdonck per Iling-Junior, appena recuperato e non al meglio, il nuovo entrato mette in mezzo un bel cross da trequarti, Savona sbuca a centro area e colpisce di testa, blocca Mastrantonio. La Roma risponde con il solito Voelkerling, sempre più a suo agio nel ruolo di uomo assist, inusuale per uno col suo fisico slanciato: si libera sul fondo, mette in mezzo, trovando Missori solo a centro area, ma l'esterno ci arriva col sinistro, tiro immediato ma non troppo potente, blocca il portiere.
Juventus vicinissima al pareggio al 20': capitan Bonetti controlla e calcia da fuori, una bomba che colpisce la parte bassa sulla traversa, e rimbalza sul piede di Chibozo, che a porta vuota manda alto. De Rossi richiama in panchina Satriano e mette Cassano, Bonatti continua a sbilanciare i suoi, che chiudono la Roma nella sua metà campo: Chibozo batte un angolo e trova Strijdonck dalla parte opposta, il diagonale sfila davanti alla porta. Un colpo di testa di Maressa finisce sul fondo di poco, per provare a rompere l'assedio De Rossi richiama in panchina i due svedesi, Voelkerling e Tahirovic, inserendo Padula e Di Bartolo. Tatticamente non dovrebbe cambiare nulla, gli effetti non c'è tempo di vederli, perché dopo pochi secondi Strijdonck mette in mezzo da destra un pallone che Chibozo, anticipando Missori, trasforma nel gol del 2-2. Rocchetti spreca una punizione che Pagano aveva toccato per il suo sinistro, Cassano si libera in palleggio ma calcia alto, Faticanti prova il tiro da fuori, senza impensierire Senkó. La Roma prova a rendersi pericolosa e chiude in avanti, ma si va ai supplementari.
Un altro ko
All'inizio della terza frazione la Juve si gioca il terzo cambio inserendo Citi al posto di Turicchia, dopo 5' si fa male Padula, e De Rossi inserisce Cherubini, reduce da 4 gare di stop per un problema alla caviglia: è un brevilineo, ma va a fare il centravanti, visto che Cassano e Pagano non sono certo due giganti. La Roma resta in attacco, Cassano non inquadra la porta da posizione angolata, qualche minuto dopo Strijdonck parte in contropiede, e Missori per fermarlo prende il primo giallo di una partita molto corretta. Ne arriveranno altri due per i bianconeri, perché le squadre sono esauste, e i rovesciamenti di fronte continui, Cassano è il più vivace tra i giallorossi ma non riesce a impensierire il portiere bianconero, si va ai rigori. Che partono benissimo per la Roma, che segna i primi quattro con Tripi, Pagano, Missori e Pagano, mentre Mastrantonio respinge quello di Bonetti. Cherubini potrebbe chiudere i conti senza neanche far calciare il decimo, ma Senkó glielo para, se Sekularac segnasse il suo si andrebbe a oltranza, ma Mastrantonio indovina l'angolo, e glielo blocca, portando la Roma in semifinale. Il 6 aprile la sfida con la Fiorentina di Aquilani, che ha battuto 2-1 in rimonta la Spal all'Artemio Franchi. Gara secca in Toscana, contro l'unica squdra che ha battuto i giallorossi quest'anno, l'altra semifinale se la giocheranno Atalanta (che ha eliminato la Sampdoria, 4-2 a Bogliasco) ed Empoli, che ha ritrovato dopo un infortunio il gioellino Baldanzi, autore del gol dell'1-0 sul Sassuolo nel recupero del secondo supplementare.
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