Primavera, De Rossi: "Maturità e carattere". Mastrantonio: "Vittoria importante"
I giallorossi hanno raggiunto la semifinale di Coppa Italia superando la Juventus ai rigori. Le parole del mister: "I ragazzi hanno fatto bene, una grande partita"
Al termine dei quarti di finale di Coppa Italia contro la Juventus, Alberto De Rossi ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni della Roma:
"I ragazzi hanno fatto bene, di nuovo una grande partita. Ancora una volta va sottolineato il grande carattere e la maturità di questa squadra, che i ragazzi hanno evidenziato in molte partite, non tutte, ma molte".
Siete andati sotto in trasferta in una gara secca, non vi siete scomposti e l'avete ribaltata. Poi loro hanno pareggiato e l'inerzia sembrava andare dalla loro, ma la squadra ha reagito. Vittoria meritata?
"Il momento più brutto è più importante è stato quando abbiamo subito il pareggio. La squadra stava subendo la reazione degli avversari, non riuscivamo ad accorciare. Abbiamo cambiato qualcosa in mezzo al campo per dare più sostegno ai difensori che stavano subendo i loro 4 attaccanti che premevano. Ci siamo messi un pochino meglio, però onestamente abbiamo sofferto tanto e troppo. In quel momento, ecco il momento topico della gara, pur andando ai tempi supplementari perché non siamo riusciti a fare il 3-2, lì è uscito fuori proprio questo carattere, questa mentalità dei ragazzi. Hanno ribaltato la partita mentalmente, non siamo riusciti a farlo con il risultato ma poi con i rigori è venuto fuori tutto".
A inizio gara si è infortunato Morichelli, poi Padula quando erano già usciti tutti gli attaccanti. La Roma è stata più forte anche degli infortuni?
"Tante, tante difficoltà. Prima della gara, durante la gara, perciò ce la godiamo, ce la siamo meritata. La Juventus è una buona squadra, ha giocato alla pari con noi, però insomma qualcosina in più abbiamo fatto e i ragazzi se la sono meritata".
Al termine della sfida ha parlato anche Mastrantonio, portiere giallorosso decisivo nella lotteria dei rigori:
Questa vittoria ai rigori?
"Importante. Ci tenevamo tanto a superare il turno perché erano anni che la Roma non ci riusciva. In quel momento sei concentrato, non vuoi sentire nessuno. Venivano a parlarmi, ma io mi sono messo lontano perché non volevo ascoltarli. Volevo solo concentrarmi".
Le due parate? Preparazione o istinto?
"No, niente di provato. Noi ci alleniamo sui rigori, vediamo qualche immagine, ma in quel momento è tutto istinto. Non pensi a immagini o allenamento, vivi il momento: vedi l'avversario che faccia fa, come ha giocato e che piede ha. Da lì è tutto istinto".
Battaglia sportiva tra le due squadre.
"Abbiamo giocato bene, loro anche: è stata una bella partita. Giocavano in contropiede, noi abbiamo creato tante occasione e loro ripartivano. Sono stati bravi".
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