La Primavera accusa la stanchezza ma rimonta il Torino

Comincia a farsi sentire la stanchezza per la Roma Primavera, arrivata alla quinta gara in 16 giorni: quello di ieri con il Torino è il secondo 2-2 nelle ultime 4 gare, in mezzo il 2-1 subito in casa della Fiorentina (che ieri ha perso 4-0 con la Juventus) e l'1-0 nel recupero di mercoledì con il Genoa. Il primo posto resta al sicuro (se oggi il Cagliari vincerà a Lecce resteranno 7 i punti di vantaggio) ma De Rossi ha dovuto fare turn-over, e ancora una volta la squadra ha confermato di soffrire, quando non sono in campo certi giocatori. Come Voelkerling, che parte in panchina dopo la botta presa mercoledì, neppure Satriano è al meglio, così in attacco ci sono due giocatori all'esordio dal primo minuto in campionato, Cassano e Padula. Tira il fiato in panchina anche Tahirovic, in difesa non c'è Keramitsis, a disposizione di Mourinho. Dopo pochi secondi velleitario pallonetto da trequarti di Garbett, Mastrantonio lo stoppa di petto. I ritmi sono lenti in avvio, le squadre si temono: Baeten, schierato all'ala destra, con il moldavo Akhalaia al centro dell'attacco, si libera bene in dribbling e conquista un angolo, senza esito. La Roma risponde con un cross di Missori, allontanato da Milan: al 17' è il primo intervento dell'ex romanista. Zanetti serve in profondità Angori, cross basso, respinge Faticanti. Al 25' la Roma si fa trovare sbilanciata, Vicario perde le tracce di Baeten, che si porta avanti il pallone col ginocchio e poi lo scarica di potenza sotto l'incrocio dei pali. Cinque minuti dopo potrebbe arrivare anche il 2-0: Angori, terzino dal sinistro telecomandato, mette in mezzo un bel pallone per l'ex interista Akhalaia, conclusione in spaccata, a lato di poco. È sempre Missori a chiamare la riscossa per la Roma, ma il suo cross sfida davanti alle due punte, senza trovare deviazioni. Un minuto dopo il terzino che Mourinho ha lanciato in prima squadra con lo Zorya ci prova in diagonale, trovando la presa di Milan, ci riprova dopo pochi secondi, servito da un buon cross di trequarti di Vicario: controlla, aspetta l'uscita del portiere, e lo infila nell'unico buco libero, rasoterra, vicino al palo. Ma il pareggio dura poco: Akhalaia si libera molto bene di Ndiayè, poi gli si piazza davanti, apposta per farsi spingere: l'arbitro, Delrio di Reggio Emilia (figlio di Graziano, ex capogruppo del PD alla Camera, e ministro dei Trasporti), è piazzato benissimo, e indica il dischetto. E lo scatenato Baeten calcia in maniera impeccabile, potente e all'incrocio dei pali.

Mossa decisiva

Nella ripresa c'è Voelkerling Persson al posto di Padula, e il primo pallone che tocca lo serve in area a Volpato, che lo tiene incollato al sinistro, si libera di due avversari, e poi lo mette in rete, sul palo più lontano. È un'altra Roma, con lo svedese in campo, che prova un paio di conclusioni, finite sul fondo, e un cross, che non trova deviazioni. Al 22' Cassano va in area e chiede il rigore, Faticanti protesta e viene ammonito: poco dopo lascia il campo, sostituito da Satriano, mentre Tahirovic prende il posto sulla trequarti di Volpato, non al meglio fisicamente. Ma la Roma, senza l'italo-australiano, perde sempre molto in fase d'attacco, e il Torino riprende coraggio: Akhalaia, lanciato da Dimarco, manda fuori col destro da buona posizione, Morichelli stende Savini sulla lunetta, ma la punizione di Angori finisce sulla barriera. E De Rossi prova a rimettere un po' di fantasia inserendo Pagano al posto di Ndiayè, con arretramento di Tripi in difesa e Tahirovic in mediana. Negli ultimi minuti si rivede anche l'ivoriano Koffi, che va a fare il trequartista con Pagano mezzala, ma i cambi producono poco, giusto un tiro di Tahirovic ribattuto, nel recupero.

Oggi a Trigoria tre partite, la doppia sfida U15-U16 alla Reggina, ore 10 e ore 12, mentre alle 15 l'Under 17 riceverà l'Ascoli, l'Under 18 gioca a Parma. Mentre la Primavera tornerà in campo mercoledì, contro il Sassuolo (che alle 10.45 ospiterà il Milan).