Roma-Bologna: dopo 4 anni Calabresi ritorna all’Olimpico
Il centrale difensivo, cresciuto nelle giovanili giallorosse, dopo l'esordio in Serie A avvenuto all'andata, sarà oggi nella capitale come avversario
Sperava di esordire con la Roma Arturo Calabresi, ha esordito contro la Roma, il 23 settembre, nella gara di andata, dopo aver visto dalla panchina le prime 4 giornate. Salvo sorprese dell'ultimo minuto, oggi tornerà a sedersi in panchina all'Olimpico: gli era già capitato tante volte, l'ultima quasi 4 anni fa, il 19 aprile 2015, Roma-Atalanta 1-1. Era l'anno dell'operazione alla testa di Castan, quello in cui Strootman riuscì a giocare solamente 6 volte, e quel giorno mancavano anche Maicon, Pjanic e Gervinho, oltre agli squalificati Manolas e De Rossi. E Rudi Garcia, coi vecchi Cole e Balzaretti, si portò in panchina quattro ragazzi classe 1996, ancora in età da Primavera: Sanabria, Verde, Calabresi e l'amico Lorenzo Pellegrini, che aveva esordito in A meno di un mese prima, a Cesena. Era la fortissima Primavera che arrivò in semifinale in Youth League con il Chelsea - miglior risultato di sempre di una squadra italiana - e Calabresi era il leader della difesa.
Non gli bastò per fare un minuto in maglia giallorossa: l'anno dopo era in B, comiciando da Livorno (sei mesi, 10 presenze, un gol), il giro dei prestiti, che lo porterà poi per un anno e mezza a Brescia, con un buon bottino, 44 apparizioni (e un altro gol). A 21 anni il primo e unico anno a vuoto: 2 presenze nei 6 mesi allo Spezia, meglio ma non troppo (9) nel ritorno, a Foggia, sempre in B. A quel punto la Roma accettò di cederlo al Bologna, forse la società con cui ha i rapporti migliori in Italia. Duecentomila euro per l'intero cartellino: ora, con 15 presenze (14 dall'inizio) e un gol in serie A, da sommare ai gettoni in under 21, vale almeno 30-40 volte tanto. Con l'arrivo di Mihajlovic è scalato in panchina: oggi, da romano e romanista, potrà approfittarne per buttare un occhio alla Sud.
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