Roma-Lecce nel silenzio di Londra: tra freddo, Brexit e pandemia due colori che scaldano
Il match di Coppa Italia vissuto in Inghilterra: dal brivido iniziale causato da uno di noi alla semplice gioia di vedere i giallorossi giocare, anche se da lontano
Il ritorno a Londra, da quando c'è Brexit, è sempre un po' più duro. Realizzi che il famoso "pacco da giù" pieno di cibi prelibati è ormai illegale, oppure costoso e impraticabile, e subito Heathrow si allontana da Fiumicino.
Non ci sono più quarantene per chi rientra, ma solo tamponi. E i giorni prima dell'esito di un molecolare sono ormai una lotteria come i calci di rigore, anche se meno eccitanti.
Giovedì sera North London è silente. A venti minuti da casa si gioca Arsenal-Liverpool, ma l'attenzione va a Roma-Lecce. E stasera tocca vedersela sul divano di casa, niente avventura nel centro città verso il pub ritrovo del Roma Club londinese. Sono le sette e quaranta. La casa, ormai diventata ufficio, è il palcoscenico di un romanismo solitario.
La cerimonia può iniziare: controlla se il wifi prende. Disconnetti tutti i dispositivi che non siano il computer. Collegalo col cavo HDMI del televisore. Si comincia.
Allo spavento iniziale del gol di Arturo Calabresi segue il tam-tam social, i meme sul fatto che non solo è cresciuto nella primavera giallorossa, ma è anche figlio di Paolo, caro a molti soprattutto per il "Biascica" di Boris. E Arturo, che non esulta perché è uno di noi, ha anche partecipato con un cameo alla serie, insieme a un noto salentino, Sergio Brio. Ma vinciamo e il resto conta poco. Le chiacchiere con gli amici dopo la partita allo stadio sono sostituite dai messaggi vocali su Whatsapp. Arriva qualche video dalla Tevere mandato da chi è risultato tra i cinquemila eletti.
Serve una passeggiata per scaricare un po' di tensione accumulata nel primo tempo. Chiedo a due ragazzi con le sciarpe biancorosse com'è andata la partita. La loro. «Il Liverpool ha vinto due a zero». Le semifinali di Coppa di Lega non devono essere state vissute bene da queste parti: Chelsea e Liverpool giocheranno a Wembley dopo aver eliminato rispettivamente i due club di Londra Nord, Tottenham e Arsenal.
Sarà che è gennaio, la pandemia disinnesca la voglia di uscire di casa, l'inverno è rigido, soprattutto a certe latitudini, e il silenzio nei quartieri residenziali di Londra colpisce, soprattutto rispetto al rumore costante delle vie di Roma. Ma i colori giallorossi, anche in televisione, regalano sempre un momento di evasione. E perché no, anche di gioia.
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