Mourinho: "Contro l'Empoli sono sicuro che non sarà facile"
Le parole del mister in conferenza stampa: "Andiamo lì con la volontà di ottenere la terza vittoria di fila. El Shaarawy è convocato, Pellegrini e Spinazzola fuori"
Domani alle 18 la Roma affronterà l'Empoli nella gara valida per la ventitreesima giornata di Serie A. Alla vigilia della sfida con i toscani il tecnico giallorosso, José Mourinho, ha risposto alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-match. Queste le sue parole.
Immaturità tecnica, di personalità o di livello di concentrazione? Soluzione?
"Prima di tutto un pensiero ed un abbraccio alla famiglia di mister Di Marzio, siamo con la famiglia. Tu ricordi benissimo i momenti in cui non siamo stati bene. Per me è più facile parlare dei momenti dove siamo andati bene che tu hai dimenticato, quei 70 minuti contro la Juventus e il modo in cui abbiamo giocato il secondo tempo contro il Lecce. La partita contro la Juventus è già lontana, due settimane sono tanto tempo. Ne abbiamo parlato a sufficienza. L'importante per noi è che non ci nascondiamo tra le scuse, tra noi abbiamo parlato abbastanza di quella partita. Contro il Lecce ho detto dopo la partita che la responsabilità principale del primo tempo ero io. Ho cercato di spiegare che quando uno pensa alla prossima partita e non a quella che sta giocando, di solito non aiuta la squadra ed io ho fatto questo. Quando la squadra è abituata a giocare in un certo modo con due attaccanti o un dieci dietro l'attaccante e poi gioca con tre a centrocampo con le stesse caratteristiche...La colpa è mia. Avevo consapevolezza di questo anche prima della partita e avevo giocatori in panchina che mi hanno aiutato a cambiare la dinamica. Per me è questa la storia della partita contro il Lecce".
Smalling come sta? L'eventuale rientro del giocatore può suggerirle un eventuale cambio di modulo o ha trovato il definito assetto col 4-2-3-1?
"Smalling sta bene. Magari non benissimo. Però sta bene. Si è allenato per due giorni con la squadra, qui al centro di allenamento. C'è stato giovedì. Si può parlare di chi fa allenamento e chi è un po' limitato stando a casa. E' disponibile per giocare e se deve giocare, giocherà. Abbiamo tutti i difensori centrali a disposizione e stanno giocando bene. Anche Marash che qualche mese fa non era un giocatore che aveva la mia fiducia totale, l'ha conquistata con umiltà, con il lavoro, con apertura totale per critiche costruttive e sono molto contento. Non ricordo di averli avuti mai tutti a disposizione".
Abraham è entrato su 19 gol della Roma sulla scia di giocatori che qua hanno vinto lo scudetto come Batistuta e Montella, dove può arrivare ancora questo ragazzo?
"Dove possiamo arrivare noi con lui e dove può arrivare lui con noi. Non sta facendo male per una prima stagione con cambio di cultura calcistica e di competizione. I numeri sono lì e sono numeri senza rigori. Sono numeri con tanti pali che si potevano trasformare in più gol. Però onestamente mi aspetto di più, ha spazio per migliorare e non solo a livello numerico, anche a livello qualitativo e anche nell'area del gioco dove lui non era cresciuto tanto. Giocando ogni partita e lavorando come sta facendo, a 24-25 anni che ha alla prima stagione in Italia, mi aspetto di più. Ma torno all'inizio della risposta: dove può arrivare lui con noi e dove possiamo arrivare noi con lui. Speriamo che la crescita della individualità cresca insieme a quella della squadra".
Quante squadre in Italia hanno una rosa migliore della Roma senza Inter e Juventus?
"Penso che la classifica, che è una classifica che gara dopo gara si trasforma con una che vince e una che perde, penso che siamo lì. La classifica in questo momento dice che le prime 4-5 del campionato hanno un potenziale di rosa, strutturale, di esperienza e di numeri che per qualche ragione stanno là. Possiamo arrivarci prossimamente? Assolutamente si. La prossima stagione con l'evoluzione possiamo arrivare lì? Si. per me non c'è nessun dubbio. Guarda anche il tempo di costruzione del club e della squadra. Per me siamo lì".
Il mercato in entrata è chiuso? In uscita? Ci saranno altri giocatori che partiranno?
"Magari ho sbagliato quando ho detto che era chiuso o non era chiuso o mi hanno interpretato male o mi sono spiegato male. Il mercato è aperto fino al 31 di gennaio. Se la domanda è se mi aspetto qualcosa di più, la risposta è che non mi aspetto. Però il mercato è aperto. Sulle cessioni dipende da come intendete le cose. E' un po' strano perché sembra che una squadra ogni volta che un giocatore va in panchina, che un giocatore gioca di meno, che vive un determinato momento sembra che la soluzione immediata sia cedere il giocatore. Se è così è complicato. Veretout è stato in panchina una partita ed è già in vendita. Carles Perez gioca ed esce al minuto 45, è già per uscire. I giocatori che sono già andati via, Villar, Mayoral, Reynolds e Calafiori, erano parte di un progetto, una strategia di struttura della nostra squadra. Penso che questa rosa che abbiamo adesso rimane fino a fine campionato. In modo molto obiettivo abbiamo cambiato quattro giocatori con poca utilizzazione per due giocatori che in due partite hanno fatto tanti o più minuti degli altri quattro per 6 mesi. Questa è una strategia di struttura della rosa. Sergio ci dà opzioni a centrocampo, Maitland dà una protezione a Karsdorp e Vina. Questo ha migliorato la nostra rosa per questo ho detto sempre che ero contento. Si poteva fare il 31 di gennaio invece l'abbiamo fatto il 10. Gli altri giocatori di cui si parla hanno dei minuti. Perez ha giocato da titolare 8-9 partite. Sicuramente ha giocato da titolare in questa stagione. Abbiamo bisogno della rosa, non di gente che esce".
Il gol preso con il Lecce… Maitland-Niles doveva marcare Calabresi? O era a zona al limite dell'area? Avrebbe dovuto prenderlo?
"Per capire prima di tutto va dato credito al Lecce che non ha avuto paura del 2 contro 2 sulla linea del centrocampo. Ci hanno sorpreso perché abbiamo lasciato due giocatori davanti pensando che loro ne avrebbero lasciati tre. Sono andati bene, con grande coraggio. Qualche volta si va sempre nella direzione di chi ha sbagliato e ci si dimentica di chi ha fatto molto bene. Loro hanno fatto molto bene. Maitland doveva stare al limite dell'area in controllo di quella zona lì, poi doveva entrare perché fuori non c'era nessuno. Lui doveva entrare e non è entrato. Però sono stati bravi loro a farlo. Al centro trovi un giocatore che entra da fuori senza marcatura. Ha fatto molto bene".
La gara contro l'Empoli apparentemente sembra facile poi non lo è. Che tipo di partita deve fare la Roma? El Shaarawy sarà del match?
"El Shaarawy è convocato. Pellegrini e Spinazzola sono fuori. Tutti gli altri saranno disponibili. Anche tu hai detto "apparentemente", ma non esiste. Apparentemente Milan-Spezia 1-2, apparentemente Inter-Empoli in Coppa finisce 2-2 dopo novanta minuti. Per fortuna questo apparentemente in Serie A sta diventando l'apparentemente della Premier League e questo è molto buono. L'Empoli sta facendo una stagione fantastica per una squadra che arriva dalla Serie B. Non solo per i punti, i risultati, la tranquillità di rimanere in Serie A. Anche per la qualità di gioco, del lavoro fantastico che stanno facendo lì. Io tolgo l'apparentemente e sono sicuro che non sarà facile. Che dobbiamo fare per vincere? Dobbiamo giocare molto bene. Andiamo ai numeri. Hanno una media di gol delle ultime partite di più di due gol a partita. Sono una squadra che segna, che sa giocare. Fanno gol tutte le partite. Nelle ultime 10 in solo una partita non hanno segnato. E' una squadra di grande qualità. Giocano con l'ambizione di vincere, di finire il più alto possibile in classifica. Queste squadre che giocano fra le posizioni europee e la salvezza sono squadre che giocano con grande tranquillità, rilassate, senza nessun tipo di pressione ed è molto più facile giocare così. E per questo dico che tolgo subito l'apparentemente, per me sarà una gara molto difficile".
La partita di domani per principi di gioco può essere simile alla Coppa Italia? Ha mai pensato che con 4 gol in più la Roma sarebbe più vicina all'Atalanta e forse sopra?
"partita simile al Lecce? Non credo. Il Lecce è una buona squadra di Serie B, l'Empoli una buona squadra di Serie A. C'è una differenza qualitativa. Dal punto di vista dei principi di gioco forse ci sono principi comuni, ma giocano con un sistema tattico diverso. E' una squadra che ha molta variabilità nei movimenti e giocano sempre con la linea a 4. Questa è una cosa logica ma che dà stabilità. Sono una buona squadra. Per me è una buona squadra. E' una squadra che ha sviluppato un gioco obiettivo e sereno. Andiamo lì con l'intenzione di fare un ciclo di vittorie, un ciclo di partite positive. Andiamo lì con l'intenzione di fare questa terza vittoria di fila anche se una vittoria è arrivata in coppa".
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