AS Roma

In agenda l’incontro tra Friedkin e Gualtieri

Nonostante la causa di Cpi e Eurnova, i rapporti sono sereni col sindaco: c'è il Gazometro in cima alla lista. Si lavora per la costruzione della nuova casa del club

PUBBLICATO DA Andrea De Angelis
02 Gennaio 2022 - 10:42

Che si tratti di un semplice caso fortuito o di una scelta precisa, certo che la location utilizzata per presentare i rinnovi di contratto di tre giovani, che potrebbero avere ancora parecchi anni davanti con la casacca giallorossa, qualche pensiero lo lascia fare. E certamente il Gazometro fa parte del tessuto urbano della città. Ed ancora sicuramente ha un fascino "urban chic" che piace anche a tanti cineasti. Ma ci sembra difficile che a Viale Tolstoj nessuno abbia pensato che si tratta proprio dell'area su cui da mesi si rincorrono le voci per la costruzione del nuovo stadio della Roma. Un po' come a dire che quei tre ragazzi magari un giorno non troppo lontano potrebbero tornare al Gazometro, però su un campo verde, con intorno le tribune del nuovo impianto. Sogni o desideri, poco importa. O magari solo semplici suggestioni da fine anno. Quello che sappiamo sul nuovo stadio del resto è poco, e forse anche un po' datato. Da settimane ci è stato detto che i primi giorni del nuovo anno i Friedkin incontreranno il sindaco Gualtieri, che poi partirà il vero e proprio confronto tra Roma e amministrazione comunale, con l'intento di identificare l'area su cui far sorgere il nuovo stadio.

Sia il Comune che la società giallorossa hanno in questo senso fretta, nessuno vuole far passare anni nella sola fase preliminare. L'idea è quella di arrivare alla definizione dell'area entro pochi mesi, meglio se prima dell'estate. E per velocizzare tutto l'iter si stanno valutando anche i percorsi amministrativi. Non è affatto scontato che si utilizzi la "Legge sugli Stadi", come fatto per Tor di Valle. Del resto fu proprio Giulio Pelonzi, allora capogruppo del PD in Campidoglio, ed oggi uomo forte dello staff di Roberto Gualtieri, a dire a questo giornale come secondo lui sarebbe stato meglio ricorrere alle leggi ordinarie. Da allora la posizione del PD non sembra cambiata di molto, e la Roma pare pronta ad ascoltare anche queste suggestioni. Fatto sta che il dialogo prosegue, ed anzi non si è mai interrotto. Questo anche a conferma di come la causa in corso tra Eurnova e CPI da una parte, e Comune dall'altra, con la Roma in mezzo, chiamata in causa da entrambe le parti, non stia compromettendo i rapporti tra Campidoglio e giallorossi. Insomma si continua a lavorare, anche se senza clamori e annunci spettacolari, per la costruzione della nuova casa del club. Uno scenario lontano da quello della precedente proprietà, che proprio in questi giorni di nove anni fa (era il 30 dicembre 2012), firmava in diretta da Orlando l'intesa con Luca Parnasi per Tor di Valle. Il CEO Italo Zanzi prevedeva di inaugurare l'impianto nel 2016, e il Presidente Pallotta auspicava che fosse Francesco Totti a segnare il primo gol nel nuovo. 

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