Maitland-Niles come Xhaka: la trattativa non si sblocca
Come per lo svizzero l’estate scorsa, non si risolve la situazione per l’esterno. I nodi sono la cifra per il riscatto e il numero di presenze necessario per l’obbligo
Nei prossimi giorni scopriremo se il finale sarà diverso, intanto la trattativa per quello che ci risulta è finita su un binario morto. Un binario che, come ti sbagli, può essere rivatilizzato soltanto se si mettono altri soldi sul piatto. Nonostante il sì del giocatore alla Roma con tanto di accordo già trovato per lo stipendio (piccolo aumento per il giocatore), l'Arsenal pur non puntando più su Maitland Niles (ieri in panchina contro il City), non si smuove dalle condizioni dettate alla Roma all'inizio della trattativa. Ovvero: ok il prestito per una cifra accettata dal club giallorosso (meno di un milione di euro), ok per il diritto di riscatto, niente ok per quel che riguarda la cifra sul diritto e, pure, sulle condizioni perché il diritto si trasformi automaticamente in obbligo. Due elementi che per la Roma fanno tutta la differenza del mondo che, pur apprezzando il giocatore, non vuole sentirsi obbligata all'acquisto. Vediamo i numeri. I Gunners vogliono fissare a quattordici milioni il diritto di riscatto, con un obbligo condizionato a presenze a una cifra del giocatore da qui alla fine della stagione. L'offerta della Roma per il diritto è arrivata a dieci milioni, con l'obbligo che però scatterebbe con un numero di presenze (di quarantacinque minuti) a due cifre. Su queste basi le due società si stanno confrontando ormai da diversi giorni e nessuna delle due al momento ha fatto un passo avanti in direzione dell'altra. Inevitabile, quindi, a questo punto parlare di un nuovo braccio di ferro tra i due club, proprio come è successo l'estate scorsa per Xhaka finito, all'epoca, con il rinnovo contrattuale dello svizzero con i Gunners. A Trigoria stavolta si augurano che possa finire in maniera diversa. In tempi, però, ragionevolmente brevi perchè le esigenze della Roma ci sono e non possono aspettare a lungo. La conseguenza è che già sta circolando qualche nome in alternativa a Maitland Niles.
Il sito specializzato calciomercato.com ha rilanciato infatti il nome del francese (con origine maliane) Almamy Tourè, esterno destro di proprietà dell'Eintracht Francoforte, contratto in scadenza nel giugno del prossimo anno. Tra le parti ci sarebbe stato già qualche contatto che avrebbe portato a un accordo di massima sulla base di un prestito per sei mesi con un diritto di riscatto fissato a giugno intorni agli otto milioni. Detto che gli otto milioni ci sembrano parecchi a prescindere, c'è da dire che prima di qualsiasi altra operazione di mercato per il ruolo di esterno difensivo, la Roma aspetterà di chiudere, in un senso o nell'altro, la trattativa con l'Arsenal per Maitland Niles che Tiago Pinto continua a ritenere possibile portarlo a Trigoria (sulla questione ieri è filtrato comunque un po' di ottimismo). In piedi c'è anche la questione con il Marsiglia per il centrocampista (e difensore centrale) Kamara per il quale Pinto si sta muovendo da diverse settimane. Il tecnico dell'Om, il funambolico Sampaoli, ha fatto capire che il giocatore èsul mercato visto che ha un contratto fino al prossimo giugno e non ha intenzione di rinnovarlo. La Roma con il Marsiglia ha una corsia privilegiata (Ünder e Pau Lopez), ma la concorrenza su Kamara è piuttosto numerosa e prestigiosa, con il ragazzo che sta valutando le diverse offerte che ha ricevuto in queste ultime settimane (anche Juventus e Manchester United). Sul fronte delle cessioni c'è da registrare un presunto interessamento del Cadice per Fazio. Nessun problema da parte della Roma, ma se l'argentino chiederà una buonuscita rimarrà a Trigoria fino alla conclusione naturale del suo contratto fissata il prossimo trenta giugno.
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