Calciomercato, Maitland-Niles ai dettagli. Kamara nome concreto
Si continua a lavorare con i Gunners per le cifre del prestito oneroso e del riscatto. Il centrocampista del Marsiglia è in scadenza a giugno
La Roma progetta il futuro e gli anni che verranno. Edoardo Bove, Ebrima Darboe e Nicola Zalewski hanno prolungato il proprio rapporto con il club giallorosso, dopo aver fatto il loro ingresso in pianta stabile in prima squadra nel corso del 2021. Bove e Zalewski si sono legati alla Roma fino al 30 giugno 2025, mentre Darboe ha rinnovato fino al 30 giugno 2026. Era nell'aria che i tre giocatori che avevano convinto fin da subito José Mourinho, raggiungessero un'intesa per l'estensione del loro rapporto e un adeguamento. Ieri è arrivato l'annuncio della società: «Il prolungamento di questi contratti è esemplificativo della politica adottata dal club per i suoi giovani», ha affermato il general manager dell'area sportiva della Roma, Tiago Pinto. «La società continuerà a scommettere sui suoi ragazzi, tutelandone il processo di crescita e trasmettendo loro la cultura del lavoro e il valore dell'umiltà. Mi auguro inoltre che questi rinnovi possano rappresentare uno stimolo per tutti coloro che dedicano le proprie energie al settore giovanile della Roma e che questo sia solo l'inizio di un percorso ricco di soddisfazioni».
Tutti e tre i calciatori fanno parte della rosa a disposizione di José Mourinho sin dall'inizio della stagione e hanno debuttato tra i professionisti nella prima metà del 2021 con Paulo Fonseca: Darboe è stato il primo a esordire nella sfida in casa della Sampdoria disputata a maggio. Arrivato nel settore giovanile giallorosso nel gennaio del 2019, il centrocampista ha rapidamente fatto parlare di sé e si è imposto come uno degli elementi chiave della Primavera prima del passaggio in prima squadra, dove ha giocato match importanti come il derby di ritorno e la semifinale di ritorno con il Manchester United all'Olimpico. Ha totalizzato finora 11 presenze e ha esordito con la nazionale del Gambia. In mezzo al campo, se la rosa dovesse cambiare parecchio a gennaio, potrebbe non avere più molto spazio: in caso limite per lui si potrebbe ipotizzare un prestito per farlo giocare. Anche per Zalewski il debutto è arrivato a maggio, nella stessa semifinale di ritorno di Europa League con lo United, sfida in cui ha propiziato l'autorete che ha fissato il risultato sul 3-2. Arrivato nelle giovanili giallorosse nell'ottobre del 2011, l'esterno ha totalizzato finora 7 presenze e ha giocato le sue prime partite nella nazionale maggiore polacca. «Al cuor non si comanda», ha scritto sui social il giocatore per festeggiare il rinnovo. Per Bove, invece, il debutto tra i professionisti è arrivato, sempre a maggio, nella sfida contro il Crotone. Nazionale azzurro Under 20, è entrato a far parte del settore giovanile della Roma nel settembre del 2012, a 10 anni, prelevato dalla storica società romana della Boreale. Bove ha giocato finora 7 partite in giallorosso, inclusa quella da titolare in casa del CSKA Sofia in Conference League.
Tre piccoli mattoni per la Roma del futuro, dunque, e non solo il rafforzamento della rosa attuale con un completamento che dovrà avvenire nel primo mese del 2022 con i rinforzi richiesti (il prima possibile) da José Mourinho all'insegna di duttilità e esperienza, ma soprattutto sostenibilità. In questo senso prosegue il lavori di Tiago Pinto, rientrato ieri a Trigoria per le firme delle tre giovani promesse giallorosse, che oltre a rendere rosa la squadra della Roma, deve anche risolvere qualche nodo in uscita che potrebbe rappresentare anche un'opportunità proprio in ottica di progettare il futuro: è il caso di Riccardo Calafiori che, chiuso da Viña e - si spera a breve - dal rientro di Spinazzola sulla fascia sinistra, non ha avuto (né avrà) tanto spazio da Mou, complice anche la fragilità fisica. Il giocatore è stimato ed è considerato un patrimonio del club, per questo la Roma sta definendo con il Cagliari un prestito fino a giugno, per valorizzarlo. In rossoblù Riccardo giocherebbe con continuità anche perché, tra l'altro, dal Cagliari è in uscita Dalbert. Prima di concretizzare, però si attende la definizione dell'affare Maitland-Niles.
Sulla fascia, stavolta la destra, e in entrata, infatti il pensiero è sempre rivolto al ventiquattrenne inglese dell'Arsenal, che ieri è tornato negativo dal Covid e si è allenato con i suoi compagni. Con il giocatore il discorso è ai dettagli, ha già detto sì - convinto anche se non ci sarà l'obbligo di riscatto o se sarà condizionato - alla Roma sulla base di uno stipendio da più di 2 milioni di euro, mentre si continua a lavorare con i Gunners per le cifre del prestito oneroso (750 mila euro) e del riscatto (la Roma vorrebbe chiudere a 10 milioni mentre da Londra la richiesta è di 15), oltre che sulle condizioni di attivazione del riscatto stesso, cioè il numero di presenze (tra 8 e 10). Capitolo centrocampista: anche se Maitland-Niles ha giocato anche in mezzo, Mourinho che ama i giocatori duttili, vuole un mediano: la pista Grillitsch sembra raffreddata, con il procuratore del giocatore che non avrebbe ricevuto segnali concreti dalla Roma e con il Napoli che sarebbe sul giocatore per giugno (non rinnoverà con l'Hoffenheim). Piace ed è un nome concreto Boubacar Kamara, classe '99 del Marsiglia: ha il contratto in scadenza il 30 giugno e l'operazione sarebbe facilitata dal canale preferenziale rappresentato dal club francese, che come ha detto recentemente il patron Longoria ha di fatto riscattato automaticamente Cengiz Ünder (per 8,4 milioni a condizioni facilissime) e Pau Lopez (per 12 milioni alla prossima presenza col Marsiglia). Il centrocampista francese di origine senegalese, nato difensore, e cresciuto bene nel club che fu di Rudi Voeller, è valutato circa 20 milioni (anche se con la scadenza ravvicinata e il rifiuto di rinnovare si può trattare al ribasso) e per la Roma sono tanti. Con la squadra di Sampoli si potrebbe ragionare sui costi che i francesi dovranno sostenere per Cengiz e Pau (nelle intenzioni l'introito ottenuto dallo spagnolo avrebbe dovuto coprire però l'ingresso di Rui Patricio) oppure inserire Diawara (impegnato però in Coppa d'Africa e quindi non facilmente "trattabile" al momento) come pedina di scambio. L'altra strada sarebbe quella di monetizzare l'uscita di Villar (sul quale c'è stato un sondaggio per ora rimasto tale del Valencia), accostato all'Inter nelle ultime ore per il ruolo di vice-Brozovic, così da avere la liquidità per andare a prelevare Kamara.
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