Da Amadei a Zaniolo: le partite della Roma dalla Vigilia a Santo Stefano
Nel 1939 una tripletta del "Fornaretto" schianta il Pontedera in Coppa Italia. Più sfortunati i precedenti di Natale. E Nico illumina l'Olimpico nel boxing day
È la Vigilia di Natale, un giorno speciale per tanti romanisti. Manca sempre meno al ritorno in campo dei giallorossi, in programma il 4 gennaio. Tutti scalpitano, noi di più. E per trascorrere meglio l'attesa, con un pizzico di nostalgia, vale la pena trovare una risposta alla domanda: quante partite ha giocato la Roma durante le feste natalizie? Poche alla Vigilia, meno a Natale, un po' di più a Santo Stefano. Vediamole insieme:
Le partite della Vigilia
Meno di una manciata le sfide degne di nota giocate dalla Roma nel giorno della Vigilia. La prima nel 1933, con l'Alessandria schiantata 5-1 a Campo Testaccio. In gol Costantino (doppietta), Tomasi, Scopelli e Banchero. Nel 1939 i sedicesimi di Coppa Italia contro il Pontedera: 3 gol di Amadei e 3 di Pantò per il complessivo 6-1 finale. Nel 1944, pochi mesi dopo la liberazione dai nazifascisti, giallorossi in campo contro l'Ala Italiana e sconfitti per 4-3: una sfida inedita e valida per la Coppa della città di Roma. 5 anni dopo il 6-0 al Bari allo stadio Nazionale: in gol Arangelovich, Pesaola, Zecca (doppietta), Sentimenti (autogol) e Merlin. Un altro precedente, anche questo piacevole, risale al 1961: questa volta, all'Olimpico, è l'Udinese a essere travolta. Tripletta di Mafredini e gol di Jonsson: 4-0 e tutti a casa.Le partite di Natale
Sono soltanto tre i precedenti ufficiali in cui la Roma è stata impegnata il 25 dicembre. Nel 1938 la prima volta in cui si va in campo proprio il giorno di Natale, in Coppa Italia e l'esito è ottimale: a Pesaro i giallorossi passano con un rotondo 4-0 firmato da Borsetti (doppietta), Coscia e Alghisi. Tra il 1955 e il 1960 arrivano due risultati deludenti: prima un ko a Torino contro i granata (1955), poi un pari senza gol a Lecco (1960). Quest'ultimo costa caro: la Roma, alla vigilia dell'incontro, era da sola in testa alla classifica, ma il pareggio permette all'Inter di agganciarci. Tra le file del Lecco, peraltro, milita l'ex capitano giallorosso Amos Cardarelli.
Le partite giocate a Santo Stefano
Ben più ricca è la collezione di partite giocate dalla Roma il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano. Già nel primo anno di vita, nel 1927, i giallorossi scesero in campo in quello che successivamente sarebbe stato denominato "Boxing Day". Gli uomini di Garbutt, al Motovelodromo Appio, battono 4-2 la Dominante, squadra genovese da poco fondata. È Luigi Ziroli ad aprire le marcature; gli avversari la ribaltano, ma nel finale un'autogol e le reti di Bussich e di nuovo Ziroli ci regalano il successo. La giornata viene ricordata, oltre per il primo incontro disputato a Santo Stefano, per la scossa di terremoto avvertita dai tifosi presenti nell'impianto. Poco dopo le 16.00 un movimento sismico con epicentro a Nemi fa tremare gli spettatori e svuotare lo stadio, fortunatamente non causando feriti gravi.
Nel 1948, oltre vent'anni dopo, a Torino, contro la Juventus, finisce con il punteggio di 0-0. Nel giorno dopo Natale del 1954 la Roma terza in classifica batte 2-0 la Triestina. Episodio curioso del match è il dono, consegnato a inizio partita, di una lupa di bronzo da parte di capitan Venturi a al capitano avversario. Più di dieci anni dopo, nel 1965, la Roma torna a giocare, e a vincere, di Santo Stefano: 1-0 a Firenze con gol di Francesconi. Nel 1971 l'1-0 con il Bologna lo firma Franzot, ma il protagonista è il portiere diciannovenne Francesco Quintini: all'esordio in Serie A, compie una serie di miracoli che permettono alla Roma di ottenere la vittoria, e a fine gara raccoglie i complimenti del "Mago" Herrera.
Sono invece due i precedenti nel "Boxing Day" in Coppa Italia. Il primo corrisponde alla prima partita della Roma nella competizione, nel 1935: 4-0 in casa del Foggia. Il secondo è un 2-2 a Napoli nel 1937, incontro che sarà poi vinto dagli avversari ai supplementari.
L'ultimo precedente risale alla stagione 2018-19, quando mister Di Francesco affronta il Sassuolo di De Zerbi. La gara è subito in discesa grazie ai gol di Perotti su rigore e Schick. Nella ripresa, un diciannovenne di nome Nicolò Zaniolo offre un saggio delle doti tecniche possedute. È il 59' e il numero 22 riceve palla sulla destra, accelera e si accentra entrando in area avversaria; con una finta evita un difensore, quindi lo mette a sedere insieme al portiere Consigli, e infine deposita con uno scavetto il pallone dentro la porta sotto la Curva Nord. È il primo gol in Serie A per Zaniolo. Al momento della sostituzione, il pubblico gli riserva la prima di tante standing ovation.
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