Occasione Doria
Contro i blucerchiati di D’Aversa, la Roma cerca i tre punti per difendere il quinto posto e poi andare a gennaio all’attacco delle grandi. Sarà la 60° gara del 2021
Si finisce l'anno come si è cominciato: il 3 gennaio la Roma ha salutato il 2021 battendo in casa la Sampdoria con un gol di Dzeko, oggi pomeriggio (calcio d'inizio ore 18,30, ancora una volta esclusiva Dazn) si chiuderà l'anno affrontando la Sampdoria, sperando che l'esito sia lo stesso. L'occasione è doria, si potrebbe dire: battendo i blucerchiati la squadra giallorossa difenderebbe il quinto posto, accorcerebbe sull'Atalanta e terminerebbe l'anno solare con la certezza di aver compiuto il suo dovere (posizione di classifica adeguata, qualificazione ottenuta agli ottavi di Conference League) e con la prospettiva di cominciare il 2022 potendosi immediatamente misurare su traguardi più ambiziosi: intanto affrontando Milan (fuori casa) e Juventus (all'Olimpico) per aspirare magari a posizioni persino migliori e poi per affrontare il Lecce e cominciare così anche il percorso, si spera stavolta virtuoso, anche in Coppa Italia. Piatto ricco, insomma, e speriamo che Mourinho ci si ficchi.
Quella di inizio d'anno è stata anche l'ultima vittoria della Roma sulla Samp, mentre l'ultima sconfitta è sempre di gennaio, ma del 2018, segnò il panterone Zapata, che sabato è stato invece ammansito dal domatore Smalling, in campo oggi con gli altri nella formazione che sarà probabilmente confermata in blocco da Mourinho. Più in generale la tradizione casalinga della Roma con i blucerchiati è confortante. Di media, ogni sei partite, quattro le vince la Roma, una finisce in parità, una la vincono loro. Nel campionato scorso al ritorno vinse la Sampdoria: era il 2 maggio, finì 2-0, tre giorni dopo la batosta di Manchester nella semifinale di Europa League (6-2). Ma Friedkin risvegliò la piazza delusa piazzando il 4 maggio un annuncio sconvolgente: Mourinho alla Roma. Sarà la sessantesima partita del 2021: il bilancio, tra Serie A, Coppa Italia, Europa League e Conference League, è di 32 vittorie, 8 pareggi e 19 ko. 108 gol fatti, 82 incassati. Vincendo, si chiuderebbe il girone d'andata con 34 punti, perdendo si resterebbe a quota 31. Giova ricordare che l'anno scorso al giro di boa si arrivò con 37 punti (il crollo verticale fu a gennaio), nel 2019-20 con 35 punti, nel 2018-19 con 30 punti.
Mourinho ieri è rimasto in silenzio: troppe parole forse distolgono l'attenzione dal lavoro, con le sfide ravvicinate di questo periodo si rischia di perdere concentrazione. La Sampdoria per lui è sempre stato un avversario ostico: sei i confronti negli anni dell'Inter, 4 di Serie A e 2 di Coppa Italia nel 2009 (doppia sfida che premiò i liguri). Mourinho, in campionato, ha battuto una sola volta la Samp, il 25 gennaio 2009, Inter-Sampdoria 1-0 (Adriano). Nel corso di un'infiammata sfida proprio contro i blucerchiati (0-0 il 2 febbraio 2010) fece l'ormai celebre gesto delle manette, per contestare le decisioni dell'arbitro (due espulsi nerazzurri nel primo tempo): ma pochi mesi dopo, proprio la Sampdoria tolse alla Roma i punti di una rimonta clamorosa che avrebbe cambiato i destini della squadra giallorossa e di conseguenza impoverito il palmares del portoghese. Ma Roma-Samp è anche il gesto di Pedro (Petrini che chiese scusa i tifosi per gli errori ripetuti prima di segnare il gol della vittoria il 14 dicembre del 1975), è la prima dopo l'incubo del lockdown nel 2020, è la prima da titolare di Francesco Totti nel 1993, è la leggenda di Giacomino Losi Core de Roma, è la prima dello striscione del Commando (proprio in questi giorni consegnato in omaggio alla As Roma, con la storia raccontata qui sopra da Tonino Cagnucci), è la Coppa Italia di Cerezo e della signora Flora Viola e speriamo tanto altro. E sarà anche l'allenatore D'Aversa contro la Roma: finora sei i precedenti, quattro vittorie giallorosse, due del suo Parma. Sempre con la sensazione dello speculatore che punta tutto su difesa e contropiede. Ma oggi gioca contro Mourinho.
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