Mourinho: "Spirito fantastico. Per vincere serviva questo carattere"
Il tecnico giallorosso dopo la vittoria contro l'Atalanta: "Sono pochi minuti che non vinciamo con una big. Abbiamo gestito bene i momenti di difficoltà"
Josè Mourinho ha rilasciato alcune dichiarazioni nel post partita della gara vinta 1-4 contro l'Atalanta. Il mister portoghese si è detto contento della prestazione della squadra, che ha raggiunto il successo grazie alla doppietta di Abraham e alle marcature di Zaniolo e Smalling. Queste le sue parole.
Mourinho a Dazn
La più bella Roma della stagione.
"Penso di sì, spirito fantastico. I calciatori sapevano che per giocare con l'Atalanta non puoi avere il controllo per tutti i 90' minuti ma ci sono dei periodi in cui soffrire e difendere perchè non è sempre possibile pressare alto. La squadra è stata veramente forte su tutti i punti di vista a opinione mia. Bravissimo l'arbitro perchè non è facile in queste partite, per il modo in cui gioca l'Atalanta e l'aggressività e intensità che hanno. Il pubblico è stato fantastico per appoggio e passione. Oggi serviva un arbitro di questo livello e di questa esperienza. Noi bravissimi, i duelli dentro l'area e nella consapevolezza dei pericoli. Dopo abbiamo interpretato un modo di uscire e attaccare una squadra che quando perde prende tanti rischi. Siamo stati bravi a trovarli e interpretarli. Bravi i ragazzi. Uno come Karsdorp che in condizioni normali con parastinchi distrutti e in grande difficoltà sapeva che in panchina non c'era nemmeno una riserva nel suo ruolo. Questo è il tipo di sacrificio che serve alla squadra. Dopo aver sentito per tanto tempo numeri e statistiche sulle sconfitte con le big, ora lasciami dire che la Roma non vince con una delle migliori 5 da venti minuti".
La vittoria cambia la dimensione della squadra?
"No, possiamo guardarli ma possiamo guardare anche la nostra panchina e il numero di giocatori giovani e inesperti che abbiamo. Una cosa è fare cambi e un'altra è fare cambi di emergenza, abbiamo bisogno di recuperare gli infortunati. Penso che la mentalità di oggi serva e è importante che i giocatori la capiscano. Quando giochi contro una squadra di questo livello, per fare punti non basta organizzazione tattica ma serve mettere il carattere che i giocatori oggi hanno avuto. Ho scherzato con loro dicendo che dovevamo essere noi il terremoto di Bergamo".
Bellissima partita e di grande qualità. La rosa è però molto corta ed è mancato un giocatore che fa molti gol. Abraham può arrivare a 20 gol l'anno?
"Certo. È quello che faceva in Inghilterra ed è la cosa più difficile da fare. Io non mi sono mai preoccupato per i gol ma per fargli interpretare lo spirito di una squadra che non è la dominatrice del campionato. Lui viene da questa cultura, con squadra che sono sempre superiori e hanno sempre la palla. Qui un attaccante per fare bene non deve solo fare gol, quando eravamo più chiusi dietro lui ha usato bene il corpo e ha vinto tanti duelli. È cresciuto tanto e farà più gol, ma questo non mi preoccupa.
Sul ruolo di Mkhitaryan e Veretout.
"Mkhi aveva un ruolo difensivo più difficile di Jordan, perchè lui doveva saltare Toloi e continuare fino al terzino destro, mentre Jordan veniva aiutato da Zaniolo. Veretout aveva un compito diverso ed era molto più di posizione. Lui ha utilizzato molto bene il movimento per inserirsi. Però mi è piaciuta veramente la squadra, che non si sentiva molto a suo agio ad affrontare la sofferenza. Quando non sei il più forte devi soffrire, noi in difficoltà non eravamo bravi prima. Stiamo crescendo poco a poco, oggi ho visto l'evoluzione ed è stato fantastico per come abbiamo sofferto e per come siamo rientrati. Il gol al minuto 46 poteva farci male nel passato e metterci in sofferenza nel passato. Siamo rientrati forti e concentrati giocando veramente bene. Questa vittoria significa per me un passo avanti a livello di mentalità della squadra".
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