Malagò: "Se fossi in Tavecchio mi dimetterei. Non posso commissariare la Figc"
Il presidente del Coni ha parlato dell'eliminazione dell'Italia dai playoff Mondiali di ieri sera: "L'ho sentito, mi ha detto che domani c'è una riunione"
Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha parlato dell'eliminazione dell'Italia nei playoff mondiali di ieri sera contro la Svezia a margine di un incontro sul credito sportivo e lo stadio dell'Atalanta. Queste le sue parole: "Ho sentito Tavecchio, gli ho chiesto che intenzioni avesse, e mi ha detto che domani ci sarà questa riunione in Figc. Come sapete è padrone di assumersi le responsabilità, ma se fossi in lui mi dimetterei".
Riflessioni della notte?
"La delusione, sportivamente parlando, e anche umana, è clamorosa, c'è amarezza. Poi si leggono i giornali, si sente l'opinione pubblica, si vede quello che gira sui social e credo che un uomo delle Istituzione debba ascoltare tutti ma poi ragionare con buon senso, ma soprattutto con quelle che sono le norme. Cerchiamo di essere concreti, oggi il Presidente del Coni, nei confronti di una Federazione, e ne ha 64, può commissariare, anzi deve commissariare se accadono tre fatti, ne basta uno ovviamente. Il primo, ma non per ordine di importanza, è se non c'è il funzionamento della giustizia sportiva".
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