I sogni di Sofia: un anno dopo la gara di Europa League che vide la Primavera protagonista
Nel 2020 partirono titolari Milanese, Bamba e Boer: solo l’ultimo è rimasto. Ma domani Bove, che non entrò, e Zalewski, che non partì causa Covid, possono giocare
La grande occasione ha portato piccoli frutti: aveva gli uomini contati Paulo Fonseca per la trasferta di Sofia 2020, e si trovò costretto a lanciare tre Primavera dal primo minuto. E due di loro, il portiere veneziano Boer e l'esterno ivoriano Bamba, erano all'esordio assoluto in prima squadra: c'era anche Tommaso Milanese, che aveva già giocato due spezzoni in Europa League, piazzando anche un assist vincente per Pedro nel 5-0 al Cluj del 5 novembre. E che quel giorno segnò anche il gol del momentaneo 1-1, controllo e tiro vincente, dritto all'angolino basso, su sponda di Borja Mayoral. Servì a poco, perché la Roma quella partita la perse, 3-1, ma del resto serviva a poco quella stessa partita, visto che la squadra giallorossa era non solo già qualificata, ma anche già certa del primo posto nel girone, dopo il 3-1 della settimana prima allo Young Boys.
Quel giorno Riccardo Calafiori segnò all'incrocio dei pali da fuori area, andando a andando a esultare baciando la maglia sotto la Curva Sud (vuota), a Sofia non c'era, per una gastroenterite, che lo fermò proprio all'ultimo minuto. Era la riserva di Spinazzola (che non venne portato in Bulgaria - come del resto Dzeko, Ibañez e Mkhitaryan - perché aveva 15 presenze nelle prime 15 gare ufficiali della stagione, e bisognava fargli tirare il fiato), così non aveva una riserva di ruolo, neppure in Primavera: nella mediana a quattro di Alberto De Rossi c'erano solo giocatori offensivi sulla sinistra, il francese ex Psg Providence (ora al Bruges, dove è appena rientrato da un brutto infortunio), gli adattati Ciervo e Podgoreanu, schierati abitualmente a destra, o in ultima analisi l'ivoriano Bamba. Ma il regolamento dell'Uefa, fatto per favorire chi cresce i giocatori in casa rispetto a chi li acquista per la Primavera, richiede due anni di tesseramento per poter entrare nella lista Uefa B, quella dei giovani, che resta sempre aperta nel corso della stagione: requisito che mancava sia a Providence che a Podgoreanu (fisicamente il più pronto, tanto che ora che è dello Spezia, prossimo avversario dei giallorossi in campionato, ha già 5 presenze in serie A), così rimanevano Ciervo e Bamba. Due attaccanti, da mettere al posto di un terzino: Fonseca scelse Bamba, perchè era fuori ruolo come l'altro, ma almeno era mancino di piede. E si arrivò all'enorme paradosso di una riserva della Primavera, che peraltro fino a quel momento aveva raccolto la miseria di due spezzoni, per complessivi 12', che giocò titolare in prima squadra: dovette aspettare il 22 maggio per partire dal primo minuto tra i coetanei (e venne sostituito all'intervallo). Boer finì tra i pali perché il titolare, Mirante, aveva un problema fisico, e Fonseca non voleva rischiare che, giocando nel gelo, potesse avere qualche problema pure Pau Lopez: Farelli era stato preso a stagione in corso per fare il terzo ma non era in lista Uefa, Fuzato faceva panchina al Gil Vicente (sarebbe tornato un mese dopo), così toccò al classe 2002 preso nel 2018 dal Venezia. La difesa non lo aiutò - in particolare Fazio - e il suo esordio finì con tre palloni nel sacco.
Un anno dopo
Era il 10 dicembre 2020, 364 giorni dopo la Roma tornerà a sfidare il Cska a Sofia, e Boer è l'unico che ci sarà, di quei tre titolari: a marzo, tre mesi dopo quella prima (e tutt'ora unica) gara nel calcio dei grandi visse un momento difficile quando De Rossi decise di lanciare in Primavera l'attuale titolare, Mastrantonio, di due anni più giovane, ma la società lo ha confermato come terzo portiere dei grandi (stavolta senza prendere il Farelli di turno dopo poche settimane). Milanese non ha mai avuto quell'esordio in A che avrebbe meritato, Bamba da quel giorno non è più stato convocato, in estate si sono trovati fuori rosa, sia dalla prima squadra che dalla Primavera: il fantasista leccese alla fine è andato in prestito in serie B, all'Alessandria, sta trovando il suo spazio ed è entrato anche nel giro della nazionale Under 20, l'esterno ivoriano è stato ceduto a titolo definitivo al Leixos, serie B portoghese (e gioca più in Under 23 che in prima squadra). Alla fine è andata meglio a quelli che quel giorno erano in pachina (a parte Berti, che era il terzo portiere coi grandi e ora fa il dodicesimo in Primavera): Tripi, che subentrò a Bruno Peres a 9' dalla fine, si divide tra De Rossi e Mourinho, Ciervo è andato in prestito alla Sampdoria e ha già 6 spezzoni in serie A, Bove ha appena giocato mezz'ora contro l'Inter. Quel giorno si era scaldato sperando di esordire, e probabilmente ci rimase pure un po' male, visto che Fonseca preferì non giocarsi l'ultimo cambio: si fece perdonare cinque mesi dopo, buttandolo dentro contro il Crotone, insieme a Zalewski, che a Sofia non venne portato perché era appena guarito dal Covid, e dopo 20 giorni di stop non era in condizione per andare coi grandi. Un anno dopo, hanno ottime possibilità di calcarlo, il prato di Sofia, magari pure dall'inizio.
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