Adrian Pit: "Non mi perdo una partita della Roma. Oggi gioco in terza categoria"
L'ex calciatore giallorosso: "Un sogno esordire contro il Torino. Sbagliai a lasciare la Capitale. Adesso faccio parte della squadra della mia città natale, Arad, in Romania
L'ex giallorosso Adrian Pit, che ha esordito con la Roma contro il Torino a 24 anni, ha parlato al match program ufficiale della Roma per la sfida contro i granata. Di seguito un estratto delle sue parole:
Andiamo con ordine, Pit: ricorda quel debutto allo stadio Olimpico di Torino?
"Faceva freddo, era il mese di dicembre. Giocai per un tempo, poi dopo una decina di minuti della ripresa venni sostituito da Pizarro. Purtroppo perdemmo 3-1, quella sera Recoba fece il fenomeno segnando due gol. Ma, al ritorno, passammo noi perché il fenomeno lo fece Totti. Due gol pure lui e risultato ribaltato, 4-0 finale".
Un sogno, per lei.
"E come potrebbe essere altrimenti? Andavo a giocare in una squadra con tanti campioni e allenata da un grande tecnico come Spalletti. Io non trovai molto spazio, avevo concorrenti nel ruolo come Taddei, Vucinic, Mancini, Giuly, l'anno dopo Menez e Baptista. Però stabilii un ottimo rapporto con tutti. Eravamo un bel gruppo".
Poi, arriva quel 31 gennaio 2010. E lei che propizia il gol di Okaka.
"Merito di quella soddisfazione la do anche a mister Ranieri, che mi diede tanta fiducia in quella stagione. Roma-Siena, mancavano due minuti alla fine, io ero subentrato un quarto d'ora prima a Taddei. Il risultato era fermo sull'1-1. Raccolsi un lancio di De Rossi dal centrocampo, misi la palla a terra e con il sinistro piazzai un cross basso al centro dell'area di rigore. Lì c'era Okaka che, col tacco, superò Curci. Un boato incredibile allo stadio e un De Rossi impazzito di gioia sotto la Curva Sud con me e Okaka. Ancora oggi conservo una foto di quel momento…".
E dopo cosa è successo?
"Il giorno successivo passai in prestito alla Triestina in Serie B. Così come Okaka andò per sei mesi al Fulham in Inghilterra. A distanza di anni posso dire una cosa e ammettere un errore…".
Quale errore?
"Forse sbagliai a cambiare aria. Se fossi rimasto a Roma, magari, avrei trovato altro spazio e giocato qualche altra partita di livello. Chissà…".
E oggi?
"Oggi gioco ancora a pallone, ma in terza categoria. Giusto per non mettere la pancia dato che ho messo su pure famiglia… (ride, ndr). Abito nella mia città natale, Arad, al confine con l'Ungheria. E faccio parte della squadra locale".
Segue la Roma?
"Sempre, non mi perdo una partita. Ho girato tanto in tanti anni di carriera, ma la Roma non uscirà più dal mio cuore. Quando sono nel vostro paese, faccio spesso tappa a Roma. E la gente per strada mi riconosce ancora per quel cross al centro dell'area di rigore in Roma-Siena 2-1 del 31 gennaio 2010".
Leggi l'intervista integrale di Tiziano Riccardi ad Adrian Pit e il match program giallorosso
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