Il Cagliari in cifre: appesi ai gol di Joao Pedro
Solo Venezia e Salernitana hanno segnato meno dei sardi. Due li ha fatti l’ex laziale Keita, a secco Nandez, Pavoletti e Strootman. Marin il più utilizzato
Segna pochino il Cagliari, 11 gol in 9 partite (il Milan ne ha fatti il doppio, l'Inter 2 in più, solamente Venezia e Salernitana meno, 7 e 10, con una gara in più), e deve ringraziare i 6 centri (con due rigori) in 9 partite di Joao Pedro, perché senza di lui sarebbe buio pesto. Alla soglia dei 30 anni, il brasiliano portato in Italia 18enne dal Palermo, sbarcato a Cagliari nel 2014, è reduce da due stagioni in doppia cifra - 18 e 16 - e salvo cataclismi ci arriverà anche nel 2021-22: da qualche anno ha avanzato il suo raggio d'azione, cosa che ha permesso al club sardo di lasciar partire Simeone, che dopo lo spezzone con lo Spezia alla prima giornata è andato a cercare fortuna a Verona (trovandola tutta insieme domenica, contro una squadra molto cara a papà Diego).
Adesso però il Cagliari non ha una prima punta che segna: Pavoletti, che fra un mese farà 33 anni, ed è reduce da una doppia rottura del crociato, ha giocato titolare le prime due di campionato, e cinque spezzoni nella gestione Mazzarri, senza trovare la via del gol: il posto lo ha perso quando il Cagliari ha puntato sull'eterno incompiuto Keita Balde, che continua ad alternare lampi di classe a giornate grigie. Il Monaco, che nel 2017 lo aveva pagato 30 milioni alla Lazio, dopo averlo prestato all'Inter e alla Sampdoria, che lo hanno restituito invece di riscattarlo, il 31 agosto lo ha ceduto a titolo definitivo e gratuito, riservandosi giusto una percentuale del 25% su una eventuale futura rivendita, nel caso il talento cresciuto nella cantera del Barcellona torni quello dei primissimi anni di carriera: per ora è a due gol in 7 partite, unico oltre Joao Pedro ad aver superato quota uno (raggiunta da due difensori, Ceppitelli e Caceres, e un centrocampista, Deiola, unico inserito in lista come prodotto del vivaio rossoblù, insieme al terzo portiere, il 36enne Aresti). Non è messo in lista - i nati dal primo gennaio 1999 sono classificati come "under", e possono giocare pur non essendo nella rosa dei 25 - il difensore centrale Andrea Carboni, vent'anni compiuti a febbraio e già 30 presenze in A, nonostante un paio di rossi di troppo nella stagione d'esordio, la 2019/20: il giovane sardo, con 8 presenze, tutte da titolare, e 656' è il quinto giocatore più utilizzato, dietro Marin, sempre in campo, Joao Pedro,Nandez, che contro la Fiorentina ha avuto un problema fisico, regalando il primo spezzone in A allo slovacco Obert, ex Sampdoria Primavera, e Cragno, che anche quest'anno non è riuscito a fare l'atteso salto verso la metà sinistra della classifica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA