AS Roma

Da Balbo a El Shaarawy: la Roma cerca la tredicesima vittoria casalinga con l'Empoli

Dodici successi all'Olimpico contro i toscani. Nel 2006 il grave infortunio di Totti, l'ultima affermazione (marzo 2019) nel segno del Faraone

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
03 Ottobre 2021 - 13:28

Il primo confronto in Serie A risale a trentaquattro anni fa: era il 22 marzo 1987 e il neopromosso Empoli sbarcava allo Stadio Olimpico per affrontare la Roma di Eriksson, che nella gara d'andata in terra toscana si era imposta per 3-1. Quel giorno, i giallorossi portavano a casa i tre punti grazie al 2-1, maturato tutto nel secondo tempo, con le reti di Baroni e Baldieri per noi e di Salvadori per l'Empoli. La stagione seguente, i toscani avevano la meglio nel doppio confronto degli ottavi di Coppa Italia (2-1 al Castellani e 0-0 all'Olimpico), mentre in campionato la Roma otteneva il successo casalingo grazie al gol di Giannini.

Lo show di Abel

Seguiva un'assenza di dieci anni nel massimo campionato da parte degli azzurri, che tornavano in Serie A nel 1997-98: a guidarli, un giovane tecnico di nome Luciano Spalletti. La sfida nella Capitale, quell'anno, va in scena l'1 febbraio e vede sugli scudi Abel Balbo: l'argentino segna tre reti, permettendo agli uomini di Zeman di vincere con un rocambolesco 4-3 (di Aldair l'altro gol romanista).

Il Dieci ko

Otto anni più tardi, Spalletti siede sulla nostra panchina: la Roma è lanciata verso una cavalcata che la porterà a ottenere undici vittorie consecutive in campionato. La decima arriva all'Olimpico proprio contro l'Empoli: l'1-0 porta la firma di Perrotta con un gol in avvio, ma il 19 febbraio 2006 entra negli annali per l'infortunio alla caviglia di Francesco Totti. Al secondo intervento da dietro di Richard Vanigli, il piede sinistro del Dieci resta sotto e lui è costretto a lasciare il campo in lacrime. La diagnosi parla di «frattura al livello del terzo medio del perone sinistro con associata lesione capsulo-legamentosa complessa del collo del piede sinistro»; il tutto a quattro mesi dal Mondiale in Germania. Il resto è storia: Francesco va sotto i ferri del dottor Mariani, inizia la riabilitazione, soffre e lavora, quindi risponde alla chiamata di Lippi e finisce per vincere la Coppa del Mondo. Un miracolo a detta di tutti, o per lo meno di chi non conosceva la forza di volontà della leggenda giallorossa.

La prima di Ranieri

Veniamo agli anni più recenti: nel 2014-15 la sfide all'Olimpico sono due. La prima, in Coppa Italia, vede i giallorossi di Rudi Garcia imporsi sull'Empoli di Maurizio Sarri per 2-1 dopo i tempi supplementari, mentre pochi giorni dopo la sfida di Serie A termina 1-1. Nell'ottobre 2015 tutto facile invece: 3-1, con reti di Pjanic, De Rossi e Salah. Garcia lascia il posto a Spalletti, che nell'aprile 2017 batte la sua ex squadra grazie alla doppietta di Edin Dzeko. L'ultimo incrocio casalingo risale a due anni e mezzo fa, per la precisione al 12 marzo 2019. I giallorossi sono reduci da una settimana da incubo, tra la sconfitta nel derby e l'eliminazione agli ottavi di Champions League ad opera del Porto. Pallotta esonera Di Francesco, dà il benservito al ds Monchi e si affida all'esperienza di Claudio Ranieri per traghettare la squadra fino al termine della stagione. Il tecnico testaccino esordisce proprio contro i toscani: in Curva Sud uno striscione di benvenuto recita «Oggi come ieri... buona fortuna mister Ranieri!». In campo, la gara viene subito sbloccata da Stephan El Shaarawy (9'), ma un autogol di Juan Jesus (12') ristabilisce la parità in men che non si dica. A decidere la partita è un colpo di testa di Schick poco dopo la mezz'ora. Nel finale espulso Florenzi, qualche brivido di troppo, ma il dodicesimo successo contro l'Empoli è in cassaforte. La speranza di squadra e tifosi è che oggi si possa fare "tredici"

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