Da Reynolds e Karsdorp a Viña e Calafiori: le fasce strette
Lo statunitense ancora non convince: Rick è costretto agli straordinari. Dall'altra parte, in attesa dell'ex Palmeiras, c'è il classe 2002. Ma in quel ruolo José ha anche Ibañez
Fasce elastiche, ma non troppo: a metà strada tra la sconfitta di Verona e la sfida di giovedì con l'Udinese, le corsie laterali della Roma appaiono leggermente in affanno, complici gli infortuni e l'assenza di sostituti all'altezza che possano far rifiatare i titolari. Al "Bentegodi" Karsdorp ha sofferto non poco le volate di Lazovic, evidenziando una fisiologica stanchezza, dati i tanti impegni ravvicinati. Ma l'olandese dovrà stringere i denti, per lo meno da qui a gennaio 2022, quando riaprirà il mercato. Finora Mourinho ha concesso soltanto due spezzoni da un minuto ciascuno a Bryan Reynolds, sulla carta il vice designato di Karsdorp; lo statunitense, appena ventenne e arrivato a gennaio dalla Major League Soccer, deve ancora lavorare tanto per ambientarsi in un campionato difficile e tattico come quello italiano. Nessun caso, per carità: il suo periodo di "apprendistato" era prevedibile, ma costringe l'ex Feyenoord agli straordinari. Lo ha confermato lui stesso in un'intervista al canale sportivo della CBS: «Devo migliorare tanto - le parole di Reynolds - in fase difensiva, e per questo guardo sempre la posizione di Karsdorp in campo per capire come difendere. Credo di essere abbastanza bravo con la palla, ma in Serie A affronti esterni di livello mondiale. È completamente differente da come giocavo prima, devi pensare molto più velocemente». Una battuta anche su Mourinho: «Quando l'hanno annunciato, ho pensato: "wow!". Mi sono ritrovato a lavorare con uno dei migliori allenatori al mondo, e questo non è facile, ma tutto ciò che voglio fare è lavorare, fare una bella impressione e cominciare a giocare».
I due jolly
Nell'attesa, Mou può contare su Ibañez e Kumbulla: il brasiliano può rivelarsi un jolly difensivo utilissimo per le fasce. Ha caratteristiche decisamente meno offensive rispetto a Karsdorp e Viña, ma rimanendo più basso può permettere il passaggio a una sorta di difesa a tre in fase di possesso, rimanendo più vicino ai centrali, mentre il laterale opposto ha compiti di maggiore spinta. Lo stesso dicasi per Kumbulla, a cui manca però la rapidità necessaria a un terzino - se non per attaccare - quantomeno per reggere il confronto con le ali avversarie. La possibilità per ora non è stata presa in considerazione: per il ragazzo di origini albanesi, a parte un minuto con il Trabzonspor, soltanto 13' da terzino sinistro contro il Cska Sofia. In caso di emergenza, potrebbe rivelarsi utile.
L'out mancino
Più coperta la fascia sinistra, dove l'infortunio di Matias Viña ha costretto lo "Special One" a puntare su CalafiorI: Riccardo ha risposto presente in Conference League, impreziosendo la sua buona prestazione con la splendida discesa conclusa con l'assist a Lorenzo Pellegrini; a Verona, con un cliente scomodo come Faraoni, ha sofferto parecchio, come del resto tutta la squadra. In attesa del rientro dell'uruguagio, il diciannovenne sta mettendo minuti e presenze nelle gambe: vista la giovane età, i margini di miglioramento sono enormi. Insomma, le fasce giallorosse sono un po' strette, ma all'occorrenza elastiche.
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