Cardiologi, vittorie e tanti gol
Non ho dormito dopo Sassuolo: tutti abbiamo corso con Mou da qualche parte, perché noi viviamo di queste cose e per queste cose. Adesso il Verona e l'infrasettimanale: forza Roma
A quelli del Sassuolo gli riusciva tutto; Boga, il secondo tempo, bullizza in continuazione la nostra difesa. Assieme a Berardi e Scamacca sembrano Didì, Vavà & Pelé. Contro i neroverdi in questa forma perde chiunque. Noi no. Dovevamo perdere, perché hanno meritato loro. Ma non abbiamo perso, abbiamo vinto. Non dico pareggiato, come quando ci diceva bene dopo aver giocato male, stavolta siamo riusciti a vincere. Punti importantissimi, cruciali. Vittoria ottenuta prima di tutto con i cambi, il Faraone e Shomu fanno il gol e (diciamo) l'assist, e in seconda battuta perché finalmente abbiamo un portiere. Un portiere che non sia quello del condominio mio, un portiere che sia meglio dello zaino messo sulla linea del gol perché a villa Pamphilj nessuno voleva giocare in porta. Un portiere che non mi impicca le partite da solo anzi me le risolve. Un portiere che sa uscire nell'area piccola, che si apre come un ombrello, e che quando ti viene incontro a valanga ti mette paura. Rui Patricio migliore in campo, non voglio sentì questioni. E per il resto menzione per lo schema del gol di Cristante, il primo evento intellegibile su punizione dai tempi di Campo Testaccio.
Poi secondo tempo sotto infarto, capovolgimenti continui e ritmi da Premier League, gol loro al 94', dopo che noi avevamo segnato al 91', una cosa che non si può sentire: tu vinci la partita al 91', e già questo basterebbe per morire, loro pareggiano al 94'. Ma la rete è in fuorigioco. Vi giuro che ho visto il replay dall'azione 8 volte, ma io il fuorigioco non lo vedo, non lo capisco. Ma non importa: hanno detto che è fuorigioco? E allora è fuorigioco. Basta. Restano i 3 punti e una corsa sotto la curva di un uomo che sa spostare l'attenzione su di sé quando è il momento di proteggere la squadra. E tutti abbiamo corso con lui da qualche parte, lo so. Perché noi viviamo di queste cose e per queste cose.
E poi la partita europea, cominciata male, malissimo, con la difesa che si fa blocco da sola, Mancini e Smalling che vanno a braccetto come le sorelle di mia nonna quando passeggiano a viale Giulio Agricola, e la compassata e mite esultanza dei tifosi bulgari. Spettacolo al quale abbiamo assistito troppe volte. I tanti cambi, 7 credo, hanno fatto perdere ogni punto di riferimento. Ma il Capitano è in grande forma, i centrali si ritrovano, Abraham è rabbioso, Karsdorp spinge anche se ha giocato tutte le partite. E se le gioca tutte ci sarà un motivo. E la Roma vince di nuovo, aiutata da un ragazzo con la maglia numero 14 che mi fa impazzire. Sei vittorie di fila, oltre 3 gol di media a partita, e le parole del mister che recitano: abbiamo vinto troppo, non meritavamo. Ma che dice questo? Ma che dichiarazioni sono? Non giochiamo bene e vinciamo, e quando giocheremo meglio che succederà? Non ho dormito dopo il Sassuolo. Anche dopo il CSKA a lungo ho guardato il soffitto; erano più di 60 anni che non iniziavamo una stagione facendo tutti questi gol. Giovedì sera ero a lavoro, ho rivisto la partita ieri mattina alle 10.30, ed è tutto vero. Domenica si gioca alle 18, più infrasettimanale in arrivo. Fatevi dare una guardata dal cardiologo, e daje Ammiraglio, sempre dritto e forza Roma.
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