Contro una Salernitana attendista, sarà una Roma all'attacco
La squadra di Castori non scoprirà alle spalle la sua linea difensiva: Mou ha pronto un nuovo piano tattico per la sua panchina numero 999 in carriera
Sono sette anni che la Roma non vince le prime due giornate di campionato. Era il 2014, sulla panchina c'era Rudi Garcia, l'anno prima era partito addirittura con 10 vittorie consecutive, guidando forse il gruppo più forte che ha indossato la maglia della Roma dall'anno dello scudetto…Nel 2014 si fermò a 5, alla seconda vinse in trasferta contro l'Empoli di Sarri bissando la vittoria casalinga proprio con la Fiorentina, guarda la combinazione. C'era fiducia nel tecnico francese, ma oggi in panchina è seduto il vero fuoriclasse giallorosso e se questa sera (stadio Arechi, calcio d'inizio ore 20.45) la Roma dovesse vincere in casa della Salernitana si andrebbe alla sosta per il campionato con un confortante primo posto a punteggio pieno, dopo quattro vittorie consecutive se consideriamo nel lotto anche le per niente scontate sfide vinte con i turchi per accedere alla Conference League. Sarebbe l'inizio di stagione che tutti i tifosi hanno sognato nel momento in cui si è disegnato il calendario dei primi impegni della Roma di Mourinho.
Per ora è solo un'aspirazione statistica: la partita va giocata e, come ha detto ieri l'allenatore portoghese, non sarà per niente facile. Di fronte, infatti, la squadra giallorossa si ritroverà per la prima volta quest'anno una avversaria che non la attaccherà. A differenza di quello che è accaduto finora con il Trabzonspor e con la Fiorentina all'Olimpico, Castori, espertissimo tecnico dei campani, non ha intenzione di attaccare per scoprire alle spalle la sua linea difensiva. 3-5-2 il sistema prescelto, forse cambierà qualcosa nella rotazione dei centrocampisti, indubbiamente però almeno inizialmente gli esterni saranno sicuramente molto bassi e non andranno certo a pressare alti i difensori già nella prima impostazione. Ieri Castori lo ha detto, ha grande stima del tecnico portoghese e in qualche modo è stato una delle sue principali fonti di ispirazione. Con le chilometriche proporzioni, non hanno concezioni di calcio troppo dissimili. Ne verrà fuori una partita ostica dove è probabile, anzi auspicabile, che a prevalere sia la squadra più tecnica.
Dunque cambieranno i piani tattici di José. Ieri ha fatto anche delle prove con due punte, ma non è filtrata alcuna indiscrezione da Trigoria in merito a quelle che saranno le scelte definitive. Al momento l'ipotesi più probabile è la semplice sostituzione dello squalificato Zaniolo con lo spagnolo Perez. Il resto si vedrà in corso d'opera. Per il resto la formazione ricalcherà quella che che si è vista in questi primi tre impegni stagionali, con la conferma della coppia Mancini-Ibanez in mezzo alla difesa (Smalling tornerà dopo la sosta), con Karsdorp e Viña sulle fasce, Cristante e Veretout a centrocampo, e per l'appunto Perez a destra, con Mkhitaryan a sinistra, e capitan Pellegrini dietro Tammy Abraham. In caso di scelta differente (Shomurodov al posto di Perez), Pellegrini dovrebbe adattarsi a partire dalla destra, come ha fatto domenica dopo l'espulsione di Zaniolo. Difficile.
A proposito di esperienza, Mourinho ha una cattedra universitaria: quella di domani sarà la panchina numero 999 in carriera, tra competizioni nazionali e internazionali. Il suo score parla di 638 vittoria, 198 pareggi, 162 sconfitte. Contro il Sassuolo, dopo la sosta, toccherà la rotondissima quota 1000. Parlando invece di tradizioni, solo una volta la Salernitana nella sua storia ha battuto la Roma su un totale di otto precedenti. È stata anche l'ultima volta in cui le due squadre si sono affrontate, il 24 gennaio 1999, vinse la squadra campana per 2-1, reti di Bernardini, Giampaolo e Di Biagio. All'andata, all'Olimpico, la Roma vinse 3-1 con doppietta di Paulo Sergio e gol di Totti. L'unico pareggio tra le due formazioni avvenne nel campionato di serie B 1951-1952. Nelle altre sei sfide ha sempre vinto la Roma.
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