AS Roma

Zaniolo: "Con i tifosi della Roma è più facile correre"

Il ventidue: "Quando ti giri e vedi che c'è Mourinho hai una carica in più. Sono molto contento di cosa sto facendo e di come sto diventando"

PUBBLICATO DA La Redazione
26 Agosto 2021 - 19:53

L'attaccante della Roma, Nicolò Zaniolo, ha parlato ai microfoni di SkySport dopo la vittoria per 3-0 sul Trabzonspor nel playoff di Conference League. Queste le sue parole:

Stasera nell'esultanza ti sei commosso, cosa hai pensato in quel momento?
"A tutto il percorso che ho fatto, a tutti i giorni nei quali vedevo i miei compagni rientrare in campo e io in tribuna a guardarli, i tifosi non hanno mai smesso di incitarmi. La cosa più importante è che sono felicissimo. Stasera è un nuovo inizio, ringrazio la mia famiglia, chi mi è stato vicino nei giorni più bui, devo rendere grazie allo staff, alla società e al mister per la fiducia che mi stanno mostrando e ai tifosi. Ringrazio tutti."

Mourinho ha raccontato un aneddoto prima. Ha detto di averti chiesto delle vacanze e hai rifutato per stare con la squadra...
"Ne ho presi troppi di giorni di risposo (sorride, ndr). A parte gli scherzi, io sono un giocatore della Roma, anche se non potrò giocare a Salerno voglio stare accanto alla squadra. Penso solo alla squadra, ad allenarmi e stare con il gruppo. È questo, è la mia cultura del lavoro".

Che effetto ti fa tornare nuovamente in Nazionale?
"Bellissimo. Ho letto in questi giorni sui giornali che c'era già la possibilità di tornare, ora sono ancora più felice se mi stai dicendo che sono stato convocato. Allenarmi con loro, specialmente ora che hanno appena vinto il campionato Europeo, sarà di aiuto per la mia autostima, continuare a crescere e migliorare".

Che valore aggiunto sarà Mourinho per la tua carriera?
"Fin dal primo giorno è arrivato a parlarmi e mi ha dato una carica...così come ha fatto con tutta la squadra. È un allenatore fantastico e non servo io per dirlo, ogni giorno ci mette in testa la mentalità vincente, quella mentalità di non mollare mai. Se ti giri mentre giochi verso la panchina e lo vedi, ti dà una carica in più. Poi in generale con questi tifosi ti viene di fare una corsa in più in campo".

Ora che è quasi passato un anno da quel momento, sei in grado di dire qual è stato il momento più difficile per te?
"Quello che ho appena passato è stato il momento più buio della mia vita almeno per ora, ma mi ha aiutato perché mi ha fatto crescere sia come uomo sia come calciatore, mi ha fatto capire la cultura del lavoro. Prima andavo in palestra tanto per, ora lo faccio perché altrimenti non riesco ad allenarmi. Insomma, non tutti i mali vengono per nuocere. Sono molto contento di cosa sto facendo, di come sto diventando. Devo ancora crescere, ma sono sulla strada giusta".

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