Le pagelle di Roma-Real Madrid: Zaniolo è maturo, Schick delude ancora
Una prova in chiaroscuro. Nicolò senza timori reverenziali: sostanza, classe e l’assist d’oro per Ünder. Kolarov gioca maschio e sfiora il gol dell’anno
La Roma dura un tempo, poi sono i campioni d'Europa a riportare un eccesso di realismo su uno stadio che traboccava d'amore per gli eroi del passato. Quelli del presente di eroico hanno poco, anche se ci riprovano a far vivere un'altra notte stellata con una prima parte giocata bene e col piglio giusto. Poi alla prima difficoltà si sciolgono. Come accade sempre più spesso. Troppo.
6 OLSEN - Prima parte da spettatore o quasi, ma a inizio ripresa un suo rinvio non perfetto innesca il pasticcio di Fazio. Poi evita più volte che il passivo si ingigantisca
6 FLORENZI - Di fronte ha Bale e scusate se è poco, ma il Capitano - nella notte del suo più noto predecessore - onora quella fascia e lotta su ogni pallone, proponendosi anche con costanza in sovrapposizione.
5,5 MANOLAS - Impeccabile o quasi per un'ora, quando chiude ogni possibile varco, in velocità e non solo. Ma si perde Benzema in occasione della torre per il raddoppio.
4 FAZIO - Pesa come un macigno l'errore che regala il vantaggio al Madrid: figlio di deconcentrazione e sufficienza che in questa stagione hanno superato di gran lunga i livelli di guardia.
6 KOLAROV - Aveva annunciato una gara maschia e mantiene la promessa: è lui a suonare la carica e nel momento di massimo arrembaggio sfiora anche il gol dell'anno con un bolide dalla stratosfera. Nel secondo tempo è costretto a tamponare come può nelle praterie lasciate ai bianchi.
6 CRISTANTE - Molto più di lotta che di governo, riesce comunque a reggere l'onda d'urto di una mediana dalla classe sopraffina.
5 NZONZI - La selva di fischi che "saluta" la sua sostituzione è forse un po' ingenerosa, ma nell'ora in campo fa poco per evitare il cambio.
5 ÜNDER - Quella palla che a un passo dalla linea di porta spedisce alle stelle, cambia la partita e per forza di cose anche il giudizio su una gara di alto livello, nella quale un certo Marcelo - non proprio l'ultimo arrivato - soffre come poche volte è stato visto. I suoi strappi restano vitali per questa squadra.
4,5 SCHICK - Sarà anche sfortunato, come quando fra lui e la porta si frappone il difensore di turno a salvare da terra. Ma sembra più volte fuori tempo, fuori contesto, insomma sempre fuori dai.
S.V. EL SHAARAWY - L'ennesimo infortunio muscolare del periodo fa fuori anche lui, che stava disputando una delle sue prestazioni da picco in alto. Peccato.
6 KLUIVERT - Entra bene: convinto, veloce, con la testa giusta, un altro rispetto a Udine. Ma non basta.
5,5 CORIC - In campo nel pieno delle difficoltà, tocca pochi palloni.
S.V. KARSDORP - 20' finali, poco da segnalare.
6,5 ZANIOLO - Infortuni e fiducia del tecnico gli regalano l'en plein contro il Real Madrid: due partite su due da titolare al cospetto dei campioni d'Europa, non male per un diciannovenne. Lui non si scompone e come all'andata sfodera una prestazione di sostanza. Senza per questo rinunciare ai tocchi di classe, che fanno parte del suo repertorio: quello che manda in porta Ünder meriterebbe sorte migliore. Come i suoi muscoli, che cedono ai crampi nel finale.
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