Il soldato Bryan: Cristante raggiunge i compagni e scende subito in campo
Dopo il trionfo agli Europei, domenica sera era in ritiro e neppure 12 ore dopo Mourinho già gli spiegava le mansioni. Con Villar ko e Xhaka sfumato servirà a centrocampo
Era arrivato al Tivoli Carvoeiro dopo le 23 di domenica Bryan Cristante, insieme all'uzbeko Eldor Shomurodov, ma neppure dodici ore dopo era già in campo. L'ex attaccante del Genoa è rimasto nel resort, in attesa del comunicato ufficiale del suo acquisto, arrivato solamente in tarda serata, mentre il centrocampista di San Vito al Tagliamento è salito sul pullman con i compagni e ha preso parte alla seduta mattutina. Anche se poi, dopo una parte con il gruppo, ha fatto lavoro differenziato: la sua preparazione è iniziata ieri, e ovviamente non può essere al livello dei compagni. Che si erano ritrovati il 6 luglio, il giorno in cui l'Italia giocava e vinceva la semifinale con la Spagna. E mentre Mourinho cominciava a conoscere i suoi con le prime amichevoli, lui smaltiva i postumi della sbornia di felicità di domenica 11, quando è diventato campione d'Europa con la vittoria a Wembley contro l'Inghilterra.
Un trionfo che festeggiano anche i comprimari - Massimo Oddo la sera del Mondiale 2006 riuscì a ubriacarsi con la birra analcolica, presentandosi a un'intervista che in tanti hanno voluto caricare su YouTube, in condizioni quantomeno rivedibili - ma il centrocampista cresciuto nel settore giovanile del Milan, alla fine, è stato protagonista: partiva riserva nel centrocampo di Mancini (in cui non era certo del posto, nonostante la doppietta contro la Svizzera, neppure un altro ex rossonero come Manuel Locatelli), ma in finale si è preso la sua rivincita, subentrando al 10' della ripresa a Barella. Doveva giocare 35' più recupero, si è fatto pure tutti i supplementari: è entrato con l'Italia sotto di un gol, ha preso parte all'azione dell'1-1 di Bonucci e lo ha difeso fino ai calci di rigore. E nelle foto del trionfo ci entra da protagonista: come capitò a De Rossi nel 2006, se durante la manifestazione giochi poco, ma nel momento decisivo sei decisivo, quello che è successo nelle altre gare passa in secondo piano. Poi le meritate vacanze, che erano state particolarmente brevi un anno fa per la riprogrammazione degli impegni causa Covid, e da ieri si è messo a disposizione di Mourinho.
Un nuovo inizio
Il tecnico portoghese lo ha subito preso da parte, durante la seduta mattutina, per cominciare a spiegargli cosa vuole da lui. Non sarà un problema: il soldato Bryan è sempre stato abituato ad obbedir tacendo, una caratteristica che i suoi allenatori hanno sempre apprezzato moltissimo. E così lo scorso anno si è ritrovato a cambiare posizione in campo, con il passaggio alla difesa a tre: sono tanti i centrocampisti che arretrano al centro della linea difensiva, ma la maggior parte di loro - Bonucci in primis - lo fanno da giovani, prima di affermarsi in serie A. E quasi tutti - vedi Bonucci, appunto - le malizie che il difensore di ruolo comincia ad apprendere nella scuola calcio, non riescono a padroneggiarle fino alla fine. E Cristante si è ritrovato a fare il difensore centrale da adulto, dopo che la Roma lo aveva acquistato impressionata dai 9 gol segnati nell'unica stagione intera giocata con l'Atalanta. Gasperini lo utilizzava da trequartista/incursore, Fonseca lo ha riportato in mediana, per poi arretrarlo in difesa, Mourinho lo rimetterà di nuovo in mezzo.
Perché la difesa è ampiamente al completo - si giocherà a quattro, con due soli centrali, e con Smalling, Mancini, Kumbulla e Ibanez il quinto può benissimo essere un giovane - mentre a centrocampo al momento sono a disposizione solamente Diawara, Bove e Darboe, due ragazzi e un giocatore che la Roma aveva ceduto al Wolverhampton nell'affare Rui Patricio (definito poi solamente in contanti quando il guineano ha rifiutato il trasferimento in Premier League).
Proprio a centrocampo Mourinho aveva chiesto rinforzi, ma lo svizzero Xhaka, trattato da prima dell'inizio degli Europei, ha appena riscoperto un reciproco amore con l'Arsenal, Villar (che pure in caso di una buona offerta non verrebbe ritenuto incedibile) è rientrato a Roma per un trauma distorsivo di primo grado al ginocchio sinistro, mentre Veretout non ha ancora giocato un minuto nelle amichevoli. E il campione d'Europa Cristante non è mai stato così indispensabile, in mezzo al campo.
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