Felix, il padre di Mourinho che da allenatore litigò col presidente per aver fatto scaldare il figlio
Ex portiere, tredici anni tra i pali del Setubal. Due sole squadre da giocatore, debuttò in nazionale, chiuse in panchina tornando al Vitoria
Ferragudo, bagnata dal largo estuario del fiume Arade, che prima di buttarsi nell'oceano la separa da Portimao, mantiene e custodisce le radici profonde di José Mario dos Santos Mourinho Felix. Che è nato a Setubal, il 26 gennaio del 1963, perché suo padre, José pure lui, ma con un Manuel di mezzo, e abbreviato come Felix Mourinho, è stato il portiere del Vitoria per una vita, dal 1955 al 1968, quando passò al Belenenses, altra squadra che ricorre in famiglia, non solo perché sarà l'ultimo avversario della Roma in questo ritiro in Portogallo, prima di chiudere in casa del Betis Siviglia.
Mourinho senior, che è nato proprio a Ferragudo, e che non c'è più dal 2017, vi rimase 6 stagioni, seconda e ultima squadra della carriera: era tesserato per loro nel 1972, quando ottenne l'unica presenza in nazionale, subentrando al portiere del Benfica contro l'Irlanda. Sempre al Belenenses aveva inziato ad allenare, come assistente, vi tornò da allenatore in capo nel 1982, dopo una discussione con il presidente del Rio Ave, che gli impedì di schierare il figlio, contro lo Sporting Lisbona: José stava con le riserve, il padre non lo chiamava quasi mai, preferendo usarlo come osservatore, ma quel giorno un titolare finì ko nel riscaldamento, e lo fece scaldare. Tornò al Rio Ave nell'83-84, poi Varzim, Uniao Madeira e O Elvas, prima di chiudere il cerchio col Vitoria Setubal. I Mourinho girano, ma tornano sempre a casa.
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