AS Roma

Intervista al gruppo "Sch/i/ck": «Ecco perché siamo l'anti-ambiente»

Su Facebook la community che crea i “meme” a tema giallorosso: «Tifiamo Roma a modo nostro. Sdrammatizziamo anche le critiche senza prenderci troppo sul serio»

PUBBLICATO DA Leonardo Frenquelli
20 Novembre 2018 - 12:58

Alzi la mano chi non sa cos'è un meme. Molti di quelli che lo ignorano, sicuramente ci hanno comunque avuto a che fare. E probabilmente quelle immagini ironiche e dissacranti viste su Facebook o su WhatsApp sono nate in quella grande fucina che è il gruppo Facebook "Sch/i/ck". Una community che rappresenta l'anima più fresca del tifo romanista sui social. Flavio, Giulio, Lorenzo e Riccardo sono i fondatori di "Sch/i/ck" e della pagina "AS Roma Schickposting", tra i primi ad aver declinato il tifo per la Roma attraverso i meme. E qui veniamo a un tentativo di definizione: si tratta immagini decontestualizzate e ricontestualizzate, oppure direttamente modificate, create con l'obiettivo di ironizzare sui temi più caldi o su quelli che sono ormai dei classici del web giallorosso. Meno di un anno fa è nata la community che conta già circa 13.000 iscritti e continua a crescere a dismisura. Ma come nasce e perché questo nome?

«Inizialmente, c'era un gruppo Facebook denominato "Dz/e/ko"», spiegano gli admin, «all'arrivo del bosniaco in giallorosso uscì una canzone sulle note di YMCA e da quello deriva la scrittura a mo' di spelling. Quando lo scorso gennaio iniziò a circolare la voce della cessione del numero 9 al Chelsea, tantissimi tifosi della Roma iniziarono a scrivere (sempre sotto forma di meme) su quel gruppo. Il dettaglio però è che, al di là del nome, "Dz/e/ko" voleva essere un gruppo di calcio in generale, non solo di romanisti. Visto il momento e le lamentele degli amministratori, il 24 gennaio abbiamo deciso di creare un gruppo a parte con il nome della prima riserva nel ruolo del numero 9. Da lì il passo è stato breve ed è cominciata la crescita di "Sch/i/ck. La cosa incredibile è che quel giorno era anche il compleanno del ceco. Un segno del destino». Di lì a un mese è nata anche la pagina fan con l'inconfondibile simbolo dell'armadillo triste con la scritta "Lo siento" (mi dispiace): «Quel logo per noi rappresenta la condizione media del tifoso romanista, sempre innamorato della sua squadra ma emotivamente distrutto dai suoi alti e bassi».

"Memecrazia" e malcontento

Messa su questo piano però, sembra una pagina Facebook come ce ne sono tante: cosa c'è di diverso? La risposta arriva proprio dagli admin: «Noi siamo l'anti-ambiente. Usiamo i social in maniera diversa rispetto agli altri. Non siamo lì per criticare. Parliamo della Roma cercando di non essere banali ma sempre sperando che vinca. Facebook è usato spesso per esprimere un malcontento, per lamentarsi. Se la Roma perde o passa momenti di difficoltà tante pagine o gruppi si riempiono di insulti e attacchi. Il nostro proposito è quello di dare il giusto peso alle cose, senza scadere in provocazioni banali o fini a sé stesse: il desiderio è sempre quello di vedere vincere la Roma».

Idee chiare tutte giallorosse che trovano nei suggerimenti degli iscritti la fonte di maggiore ispirazione, facendo da voce del popolo social. A volte però è stato necessario limitare certi contenuti per rispettare i principi della community: «Siamo una memecrazia. Gli iscritti ci mandano di tutto pubblicando sulla bacheca del gruppo. Noi moderiamo perché alcuni cose preferiamo evitarle ma siamo abbastanza liberi. Poi i più divertenti li mettiamo anche sulla pagina».

Ironia e tormentoni

Foto, disegni, vignette e chi più ne ha più ne metta. Il tifo per la Roma unito a quell'ironia che è tratto distintivo dei romani e dei romanisti ancora di più. Il tutto con una fonte che si rinnova di giorno in giorno, con ogni notizia e dichiarazione. Tutti hanno Facebook e sempre più romanisti stanno entrando a far parte della community di "Sch/i/ck". Sono entrati nel gruppo anche personaggi molto noti come ex giocatori (Julio Sergio e Doni tra gli altri) o gente di spettacolo come i The Pills ed Edoardo Ferrario. Ci sono poi i frequentatori abituali, quelli che pian piano danno vita a dei veri e propri tormentoni: «Il primo meme, che ancora vediamo in giro, è stato uno su Julio Baptista. Poi c'è "Er cane de Perotti", compagno inseparabile dell'attaccante argentino che torna sempre di moda in occasione di un suo gol o di un suo infortunio. Ovviamente non mancano quelli sulle plusvalenze che sì, possono anche criticare le scelte della società, ma senza prendersi troppo sul serio. Dopo la Champions dello scorso anno è diventato un idolo anche Bruno Peres per il suo salvataggio sulla linea a Donetsk e infine ci sono quelli su Di Francesco. Il 4-3-3 del tecnico è ormai una leggenda del gruppo e ci divertiamo a pensare a un DiFra desideroso di far giocare mezzala veramente chiunque, anche il cane di Perotti, non a caso».

Per coinvolgere ancora di più gli iscritti, ultimamente stanno prendendo forma dei veri e propri contest: «Il primo fu sui personaggi meno noti della scena romanista, come i componenti dello staff, o tifosi celebri. In quel caso vinse l'uomo con lo striscione "Sono contrariato". Da poco invece si è concluso il "Bidone contest", un'idea che avevamo in mente da tanto tempo. Abbiamo invitato tutti i nostri iscritti sui social (non solo su Facebook ma anche su Instagram) a scegliere il peggior giocatore che abbia vestito la maglia della Roma negli ultimi 10 anni. Con ben il 75% dei voti a suo favore , ha vinto Iturbe in finale su Doumbia».

Tutto questo è "Sch/i/ck", l'espressione più attuale del romanismo sui social, sempre all'insegna del divertimento e diverso dalle aspre critiche che arrivano dall'ambiente alla squadra giallorossa. Vista la crescita esponenziale di contenuti e condivisioni in pochi mesi, gli admin hanno qualche desiderio in più per il futuro della loro community: «Stiamo iniziando a partecipare ad alcuni eventi come è stato quello di "Roma canta la Roma", che voi del Romanista avete seguito, e un giorno ci piacerebbe organizzarne uno nostro. L'aspirazione massima però è quello di essere notati dalla Roma stessa. Visto il grande lavoro che fanno con i loro account Twitter, speriamo di essere contattati un giorno direttamente da loro. Anzi, sapete una cosa? Secondo noi nel gruppo c'è qualche infiltrato del social media team della Roma... Si palesi!».

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