Evviva gioca la Roma: questa sera l'amichevole con la Triestina
Per la prima volta in televisione Mourinho svela ai tifosi la sua squadra: c'è curiosità per le prime scelte tattiche e la condizione dei giocatori
Della Triestina sappiamo poco, oltre al fatto che resterà nella storia nella prima stagione di Mourinho come primo avversario nella prima partita ufficiale che potremo seguire nella sua interezza: mentre le due uscite contro Montecatini e Ternana non sono state trasmesse in televisione né aperte a pubblico e stampa, quella di stasera andrà in onda in diretta su Sportitalia alle ore 19.30. Oggi quindi è una specie di Natale per i tifosi della Roma, alcuni dei quali saranno presenti al Nereo Rocco, e anche questo evento non accadeva dalla trasferta di Cagliari, 1 marzo 2020. Il club giuliano aveva chiesto l'autorizzazione a vendere circa 6500 biglietti (il 25% della capienza), è arrivato l'ok per venderne appena 1000, eppure a ieri erano fermi a 650. Della Triestina sappiamo poi che gioca in Serie C, che l'anno scorso ha fatto un campionato deludente, che sulla trequarti hanno l'ex bimbo prodigio Vincenzo Sarno (passato anche nella Roma e andato via ingloriosamente), che la guida tecnica da Pillon è passata a Cristian Bucchi - un allenatore con una drammatica storia personale che alterna buone cose ad altre deludenti, e che alla sua prima esperienza da allenatore in Serie A, nel 2013 a Pescara, ha raccolto proprio con la Roma l'unico punto in 11 partite, prima di venire esonerato - e pure che è gestita dall'ex calciatore Mauro Milanese, quella specie di biondissimo Hulk, ex difensore di Napoli, Parma, Inter, Perugia e Qpr, incidentalmente cugino del patron dei triestini, il presidente Biasin. Ciò che più interessa però è vedere per l'appunto la Roma di Mourinho all'opera, sia pure nella versione al momento sperimentale per i pochi giorni di lavoro e l'inevitabile mancanza di pedine fondamentali, dai nuovi innesti ai nazionali ancora a riposo. Ma alcuni aspetti si potranno già intuire. E ne abbiamo individuati diversi, e per ciascuna fase di gioco.
In fase di possesso palla, per esempio, la prima curiosità sarà vedere quanto si insisterà sulla costruzione dal basso, quanto si alzeranno gli esterni della difesa a quattro, quanto parteciperanno alla manovra i difensori centrali (e se saliranno solo sui calci piazzati), quanto e come si occuperanno dell'impostazione i due mediani, quali rotazioni verranno richieste agli esterni alti (già schierati alle prime due uscite preferibilmente col piede invertito, i mancini a destra e i destri a sinistra), quanto l'attaccante centrale verrà incontro e quanto andrà in profondità e quale saranno i compiti del trequartista. In fase di non possesso sarà invece divertente valutare il baricentro delle pressioni, se la tendenza sarà di andare altissimi a prendere la prima impostazione pure sul portiere, se si aspetterà sulla trequarti o se ci si abbasserà a metà campo tutti dietro la linea della palla, se gli esterni alti parteciperanno e quanto alle coperture difensive, se i terzini saranno aggressivi o resteranno cauti, se i centrali usciranno in marcatura spezzando la linea difensiva o se invece si abbasseranno a difesa della porta. E poi ci saranno i calci piazzati, contro e a favore, da scoprire completamente. In particolare, se sugli angoli avversari la difesa si sistemerà a zona o a uomo o, più probabilmente, con un sistema misto ormai quasi universalmente adottato.
E ovviamente la curiosità principale sarà sugli uomini. Sugli occhi della tigre di Dzeko, sui muscoli e sull'efficienza energetica di Zaniolo, sulle geometrie di Pellegrini e sull'estro di Mkhitaryan, tanto per citare i probabili primi titolari della stagione del fronte offensivo. Bisognerà capire se i primi squilli di Perez sono destinati a restare solo delle vacue promesse di inizio stagione o se il ragazzino spagnolo in vacanza ha acquisito quello spessore che in campo gli è spesso mancato, e magari se il suo connazionale Villar sarà usato da trequartista come vice Pellegrini o se potrà tornare utile anche in mezzo al campo. Se, per Mourinho, El Shaarawy e Borja Mayoral partono dietro nelle gerarchie e, se sì, quanto dietro. Se Diawara è supportato nel progetto o sopportato in attesa della sua cessione. Se in difesa Smalling sarà il condottiero della difesa o se potrà essere insidiato da Mancini o da Ibanez o da Kumbulla, se Karsdorp sarà il titolare senza discussioni o se la possibile conferma di Florenzi (convocato per il ritiro in Portogallo) potrebbe insidiarne il ruolo, e magari chi a sinistra in attesa dei rinforzi dall'estero potrà giocarsi le sue chances nelle amichevoli, visto che pure Calafiori non riesce ad affrancarsi dai suoi malanni articolari. E infine se Fuzato potrà essere davvero l'attendibile secondo di Rui Patricio, appena arrivato e chissà quando pronto ad essere gettato nella mischia. Non scopriremo tutto stasera, ma qualcosa sì. Gioca la Roma, buon Natale.
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