Fiorentina-Roma, Gerson e Zaniolo: al "Franchi" la sfida degli ex
Il centrocampista brasiliano affronta la squadra nella quale tornerà a fine stagione, il giovane giallorosso torna a casa due anni dopo lo svincolo
Come l'Empoli
L'altro motivo per cui a Firenze non sono entusiasti del suo arrivo, invece, non dipende da lui: la Roma lo ha ceduto in prestito secco, se pure dovesse esplodere definitivamente, andare in doppia cifra di gol, o diventare titolare fisso nella Seleçao, la Fiorentina non potrebbe fare nulla per trattenerlo, né guadagnarci qualcosa. E i tifosi viola non sono per nulla contenti che la loro squadra venga trattata come l'Empoli, che rivalutò Paredes e Skorupski a vantaggio dei giallorossi. In campo però Gerson si era presentato bene: al Franchi se lo ricordavano per la doppietta in Fiorentina-Roma 2-4, giusto un anno fa, ci è tornato per Fiorentina-Chievo, e segnò di nuovo: tre gol in A, tutti nello stesso stadio. Prima giornata di quest'anno, quando ancora non si sapeva che la squadra gialloblù sarebbe stata la peggiore del campionato: il brasiliano segnò un facile 2-0, spingendo in rete la respinta di un difensore sulla linea, e si inventò un grande assist, partendo palla al piede prima di pescare in area il coetaneo Chiesa, finale 6-1. Per molti quella resta la sua migliore prestazione stagionale: Pioli però ha molta fiducia in lui, tanto che dopo 10 giornate è già a 10 presenze, anche se con l'Inter è partito dalla panchina, e pure nell'ultimo turno, col Torino. Il tecnico dei viola ha anche risolto il dubbio che lo aveva accompagnato nel suo biennio a Roma: usa il 4-3-3, per cui non c'è il trequartista, ma non lo ha mai schierato esterno d'attacco, solo da mezzala sinistra, nel vecchio ruolo di Veretout, che partendo da lì lo scorso anno fece 8 gol e una grande stagione, ma ora deve sostituire in regia Badelj, andato via a fine contratto. Tanti minuti, e un ruolo ben definito: a fine stagione la Roma riavrà un talento tirato a lucido, con 22 anni, e tutta la vita davanti.
Zaniolo
Il ruolo è lo stesso, il piede di calcio pure, l'età simile, costo e ingaggio non potrebbero essere più diversi: se Gerson fosse rimasto a Roma avrebbe tolto spazio a Zaniolo, su cui la dirigenza giallorossa aveva deciso di puntare, se Zaniolo fosse rimasto a Firenze probabilmente non avrebbero avuto bisogno di farsi dare il brasiliano dalla Roma. Che a fine anno li riavrà entrambi, e potrà decidere su chi puntare. Sapendo che il centrocampista mancino (utilizzato anche come trequartista) nato a Belford Roxo e cresciuto a Rio de Janeiro ha un ingaggio ben più pesante di quello nato a Massa, e cresciuto a Firenze.
L'infanzia in pullman
Il padre Igor, una buona carriera tra C e B, ai tempi giocava a La Spezia, gli osservatori viola vennero a chiederglielo che aveva appena 10 anni: era troppo piccolo per andare a vivere nel pensionato (la Federazione lo consente solo a partire dai 14 anni), così passava a prenderlo un pullmino della società, che lo portava a Firenze per gli allenamenti, direttamente da scuola. Tornava a casa appena in tempo per la cena, poi a letto: sacrifici che gli tornarono in mente quando la Fiorentina gli disse che non voleva mandarlo in Primavera, ma cederlo in prestito, a Carpi o Cesena, per completare le giovanili. Lui rifiutò, e si fece dare il cartellino: un anno all'Entella, uno all'Inter, e ora la Roma. E a Firenze ci è tornato per andare a Coverciano, quando Mancini lo ha chiamato in Nazionale a 19 anni.
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