AS Roma

Dischetto rosso, la Roma non ottiene un rigore da febbario

L'ultima volta fu Defrel contro il Benevento, nonostante i giallorossi siano una delle squadre che occupa di più l'area

PUBBLICATO DA Andrea Lambertucci
31 Ottobre 2018 - 08:34

Il giorno è l'11 febbraio 2018, sono le 22:33. Al 92' di Roma-Benevento, Dzeko consegna a Defrel il pallone per segnare il quinto gol nella sfida contro i campani. Il franco-martinicano dal dischetto non sbaglia. La Roma vince 5-2. Sono passati 262 giorni da quella vittoria e i giallorossi, in Serie A, non hanno più avuto occasioni dagli undici metri. 24 partite, 0 rigori.
Prima di quel rigore, nella stagione 2017-18, la Roma si era presentata sul dischetto altre 5 volte. Nell'era del Var il primo rigore concesso alla Roma viene sbagliato da Perotti all'89' della sfida casalinga con l'Udinese. Un minuto dopo, dal possibile 4-0 per i giallorossi si passa al 3-1, di Larsen. Perotti si riscatta però il 25 ottobre contro il Crotone all'Olimpico, segnando il rigore che risulterà decisivo per l'1-0 finale. Il 18 novembre, nel derby casalingo, Perotti sfrutta nuovamente l'occasione dagli undici metri, portando in vantaggio la Roma. La partita finirà 2-1 per i giallorossi e la Lazio segnerà con Immobile un rigore concesso tramite il Var per presunto fallo di mano di Manolas.

Il 16 dicembre l'argentino si fa parare da Cragno il rigore del possibile vantaggio col Cagliari. La partita terminerà con la vittoria dei giallorossi, arrivata con il gol allo scadere di un altro argentino, il centrale difensivo Fazio. Il 28 gennaio, al 39', Florenzi sbaglia dagli undici metri il possibile 1-0 contro la Sampdoria, facendosi ipnotizzare da Viviano. La partita finirà 0-1 con il gol di Zapata nel finale. Nel frattempo, la Roma beneficia di tre rigori tra Coppa Italia e Champions League. Il primo viene sbagliato da Dzeko, al 77' della sfida contro il Torino (era il 20 dicembre) valida per gli ottavi della Coppa nazionale. La partita terminerà 2-1 per i granata, con l'eliminazione dei giallorossi.

Poi il rigore della storia, quello realizzato al 58' dei quarti di finale di Champions contro il Barcellona. Un gol che vale il momentaneo 2-0 dei giallorossi e porta la firma di Capitan De Rossi. Infine, l'ultimo rigore assegnato ai giallorossi in una partita ufficiale, che risale al recupero del ritorno delle semifinali: l'arbitro sloveno Skomina assegna un tiro dal dischetto per fallo di mano (dopo aver graziato la "parata" di Alexander-Arnold). Nainggolan mette in rete il gol del 4-2. La partita si chiude immediatamente dopo dando il sapore amore dell'impresa sfiorata. James Pallotta sarà squalificato per aver richiesto l'introduzione del Var in Champions League dopo l'episodio del rigore non concesso al 63' (quando la sfida poteva ancora essere riaperta).

Dall'introduzione della tecnologia in Serie A, il numero dei rigori concessi alla Roma si è notevolmente ridotto. Nella stagione 2016-17, l'ultima senza il Var, la Roma aveva beneficiato di 14 tiri dal dischetto (alla Juventus ne furono concessi tre). Eppure con Di Francesco non è cambiato il dato dei palloni giocati in area di rigore. La Roma, negli ultimi 14 mesi, ha toccato 1.261 palloni nell'area di rigore degli avversari, la seconda squadra che ne ha giocati di più (l'Atalanta è prima con 1.353). I giallorossi hanno beneficiato di un rigore ogni 210 palloni giocati; solamente il Bologna e il Torino hanno una media peggiore (rispettivamente un rigore ogni 236 palloni per i rossoblu e uno ogni 306 per i granata). Il Parma, neopromosso in Serie A, è la sola altra squadra a non aver ancora ricevuto un rigore a favore in queste prime dieci giornate di campionato. In questa speciale classifica, tra le prime squadre del campionato, la media "più fortunata" è detenuta dalla Lazio (uno ogni 99 palloni giocati), seguita da Juventus (uno ogni 124) e Napoli (uno ogni 134). 

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