La Roma Ciclismo in visita all'Explora per promuovere la mobilità sostenibile
Domenica 18 la società giallorossa farà tappa al museo dei bambini. La direttrice Patrizia Tomasich: "Ci saranno tante attività per i più piccoli e non solo"
L’A.S. Roma Ciclismo, com’è nella natura di chi usa la bicicletta, esplora sempre nuove strade. E domenica 18 settembre giungerà proprio a Explora, in occasione della settimana europea per la mobilità sostenibile e in particolare del progetto “Strade future” di Ar2gether che la vedrà protagonista già sabato 17 alle 10. A quell’ora partirà la pedalata con partenza dall’auditorium sulla pista ciclabile con la nuova pavimentazione in verde con pigmenti fotoluminescenti che di notte rendono la rendono fluorescente. Domenica alle 10, invece, proprio nel museo dei bambini in Via Flaminia 80-86 ecco “Doctor Bike”, il laboratorio dedicato ai più piccoli realizzato dall’A.S. Roma Ciclismo.
"È molto importante per noi partecipare alla settimana europea per la mobilità sostenibile - ci dice Patrizia Tomasich, direttrice di Explora - È avvenuto tutto in maniera molto rapida e spontanea poi si è formato questo gruppo che, oltre a noi e ad Ar2gether comprende anche la federciclismo e l’A.S. Roma Ciclismo e così sono nate alcune attività semplici e molto carine. La garanzia sta proprio nel fatto che l’A.S. Roma è una società che è da sempre molto attenta ai giovanissimi e quindi con loro andiamo sul sicuro. Con il “Doctor Bike”, quindi, ci saranno biciclette grandi e piccole e sarà insegnato ai bambini come trattarle, come maneggiare i pezzi di ricambio, come cambiare una ruota, gonfiarla, ripararla, eccetera. L’attività pratica funziona sempre, perché appassiona i bambini e li arricchisce. Ed è molto importante unire questo aspetto all’educazione stradale, perché significa formare nuove generazioni alla mobilità sostenibile. Ci sarà poi il “Pedaliamo sicuro”, sempre all’esterno, con una parte dedicata anche al “facepainting”. Colorarsi, con i bambini, funziona sempre. È una delle attività che offriremo insieme a questo gruppo dalle 10 alle 19, con ingresso gratuito. Si gioca e si va verso strade nuove. Anzi, future".
"Questa iniziativa risponde benissimo alla mission di Explora, che è quella di trasmettere ai bambini messaggi positivi - prosegue Patrizia Tomasich - Iniziammo più di dieci anni fa con “Icaro”, un’attività che riguardava la mobilità sostenibile realizzata insieme alla polizia, facemmo un giro nei Palasport per far vedere come si usa la bicicletta a bambini molto giovani". Da più di vent’anni Explora è un punto di riferimento per i romani, che hanno trovato grandi possibilità di arricchimento e divertimento per i bambini. Explora, infatti, è il primo Children’s Museum privato no-profit, una struttura permanente dedicata ai bambini (0/12 anni), alle scuole e alle famiglie, interamente progettato con forze italiane. Rappresenta un’importante occasione di conoscenza, gioco, interazione e socializzazione in un ambiente allegro e ricco di stimoli, progettato secondo i più attuali principi della psicologia che attribuiscono all’apprendimento “sul campo” un ruolo fondamentale nel processo di sviluppo cognitivo. È partner della campagna Energia Sostenibile ed ecco che la partecipazione alla settimana europea per la mobilità sostenibile è venuta naturale. Lo spiega la stessa direttrice: "È accaduto tutto in maniera molto semplice. Le socie di Ar2gether ci hanno contattati, io ne conoscevo una delle tre e con piacere ora posso dire di conoscerle tutte. “Strade future” ci è sembrato subito un bellissimo progetto e così quando ci hanno chiesto di poterlo ospitare non abbiamo esitato un attimo".
La bicicletta è da sempre un simbolo della storia sociale dell’Italia, i cui cambiamenti sono sempre passati anche attraverso le due ruote. Un aspetto che Patrizia Tomasich ha ben presente: "Ho 64 anni, sono cresciuta in un periodo in cui si andava sul motorino con i capelli bagnati perché così si asciugavano. Il motorino era un mezzo di libertà, significava autonomia, potersi staccare dal nucleo famigliare e andare da soli. Oggi è diverso, ci sono molti più mezzi per i giovanissimi, ma più si va avanti e più anche la bicicletta diventerà altrettanto importante. In fondo lo è sempre stata, perché è un mezzo che c’era da prima dei motorini e che c’è ancora. E non inquina. La nostra mobilità sta cambiando e la bici c’è sempre, spesso mi arrabbio quando le vedo buttate per terra o trattate male. E penso anche a quanto mi sarei divertita se da giovane avessi avuto le possibilità di scelta che si hanno oggi". Riflettere sull’oggi significa guardare anche al domani (non a caso, il nome “Strade future” è più che azzeccato per le giornate dedicate alla mobilità sostenibile che stanno per arrivare). Sarà importante usarla, saperla usare e saperlo fare in sicurezza: "Come dicevo prima, la bici c’è sempre stata, ma a un certo punto è diventata insicura. Per questo lavoriamo per realizzare percorsi sicuri, piste ciclabili e grazie a iniziative come quelle dell’A.S. Roma si insegna anche a pedalare in sicurezza. È molto importante anche per vincere le tentazioni che la pigrizia ci mette davanti ogni giorno. Io vado spesso a piedi e quando vedo persone prendere la macchina o l’autobus per tragitti che a piedi si fanno in cinque minuti mi viene un po’ di tristezza. Certo, Roma, come tutte le città grandi, è un po’ ostica per le bici, ci vorrebbero più piste e chi usa la bicicletta andrebbe premiato".
E andrebbe premiato anche chi, come Explora, Ar2gether e l’A.S. Roma Ciclismo, mette in pratica iniziative come quelle che stanno per arrivare. Il premio più gradito però arriverà ogni volta in cui qualcuno inizierà ad andare in bici e a poterlo (grazie alle strade) e a saperlo (grazie alle conoscenze acquisite) fare.
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