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Barbarossa: "Ci dobbiamo stringere nei momenti difficili"

Le parole del cantautore romano: "Siamo sempre consapevoli di aver dato il massimo, ma la squadra mi è apparsa stanca. L'inno Roma Roma? Il più bello del mondo"

PUBBLICATO DA La Redazione
13 Maggio 2024 - 17:08

Interventuo ai microfoni di Radio Romanista durante la trasmissione "Roma All News", ha rilasciato delle dichiarazioni il cantautore romano e romanista Luca Barbarossa, che da poco ha pubblicato il libro "Cento storie per cento canzoni". Di seguito le sue parole.

Luca, oggi è una giornataccia dopo la serata di ieri...
"Noi ci dobbiamo stringere nei momenti difficili. Siamo nati per questa sofferenza che ci siamo inflitti da soli perché non ce l'ha imposta nessuno. Siamo sempre consapevoli di aver fatto il massimo, mi pare che questi ragazzi siano stanchi. Come si dice a Roma, hanno dato il 'grasso del core'".

Luca, oltre che cantante e conduttore radiofonico, non ti dimenticare che è stato un grandissimo centravanti.
"Una volta ho ricevuto un complimento come calciatore da Totti. Stavo davanti la televisione e per poco non cascai per terra (ride, ndr). Francesco era ospite da Fazio e gli fecero una domanda sulla nazionale cantanti e lui rispose: 'A me piace Barbarossa'". 

Sul nuovo libro "Cento storie per cento canzoni".
"Sono di ritorno da Torino dove ho presentato il mio nuovo libro, mi fa strano dirlo perché è già il secondo che scrivo, pensavo che ne avrei scritto solamente uno che riguardava la mia vita pubblicato il giorno dei sessant'anni. Poi mi sono divertito a fare questa ricerca, collegando cento storie a cento canzoni, tutte storie vere che in qualche modo sono collegate a cento titoli di cento canzoni importanti della storia". 

Il libro mi ha ricordato un'altra canzone di De Gregori "La valigia dell'attore", facendo l'esempio con una valigia di un viaggiatore che si porta con sé per il viaggio. Trovi per ogni tappa una canzone che corrisponde a quella situazione. Può corrispondere come immagine?
"La valigia emotiva senz'altro. Le storie sono sorprendenti. Quando fai ricerca con un periodo storico sul contesto o un autore si viene a creare una specie di gioco di scatole cinesi perché da una cosa di porta ad un'altra cosa, spesso collegate tra di loro. La realtà supera la fantasia in questo libro, scopri i retroscena di canzoni celebri come "Almeno tu nell'universo" ad esempio. E' la vita segreta che c'è dietro nelle canzoni".

Il ricordo ad Ernesto Assante.
"E' la centounesima storia. Ernesto aveva fatto la supervisione di questo libro generosamente. L'avevo coinvolto fidandomi ciecamente e lui si è prestato con la generosità per la quale lo conoscevamo tutti e per la competenza superiore alla mia. Mentre mandavamo in stampa il libro venne a mancare. Ieri al salone del libro a Torino ho ricordato Ernesto ma non ce l'ho fatta a finire il discorso. Mi fa strano parlare di Ernesto e pensare che non sia più qui con noi. Ci conoscevamo da tanti anni".  

Hai inserito tra le canzoni "Roma Roma Roma", l'inno più bello del mondo...
"Esatto. Si parla di un inno inedito scritto appositamente per una squadra e una città. Roma Roma è una canzone unica di una bellezza eclatante. Chiunque si sia trovato, anche un turista che va a vedere la partita, all'inzio di una partita all'Olimpico con l'inno sa che è un momento da brividi e da commozione. E' una canzone meravigliosa, che nasce con Gepy & Gepy che aveva rosicato che c'era una canzone della Lazio ma non della Roma in quegli anni. Quindi va da Venditti con questa idea e Antonello gli butta lì la frase. Gepy & Gepy gli dice "Roma Roma Roma" e Venditti continua con "core de sta città". Lì parte questa collaborazione che ci ha regalato una canzone immortale. Gli inni delle altre squadre, senza offesa per nessuno, fanno schifo. Inorgogliscono il tifoso ma non hanno un valore artistico, al contrario di Roma Roma che ha un valore melodico, interpretativo e letterario. C'è un processo di identificazione tra tifoseria e città impressionante. Nel libro ho sottolineato come sia un caso unico al mondo. You'll never Walk Alone è una grande canzone ma adottata ad un club". 

In questo libro c'è qualcos'altro che riguarda la città di Roma?
"Sì, c'è un'altra canzone che è una serenata di Romolo Balzani. "Notte de dolcezza" si chiama la canzone che si trova su un disco quasi introvabile dal titolo: "So stato a vedè Romolo Balzani". E' una canzone bellissima che racconta la storia di Balzani che era uno stuccatore con una bella voce e che poi è diventato una star internazionale". 

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