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Lazio-Roma, arrestato l'autore del lancio del petardo: il comunicato

Accuse di lesioni gravissime e lancio di oggetti pericolosi per il 42enne sostenitore dei biancocelesti, identificato grazie alle telecamere di sorveglianza dell'Olimpico

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
12 Gennaio 2024 - 18:51

Nelle prime ore di questa mattina, la Polizia di Stato ha arrestato il presunto responsabile del lancio di un petardo durante il recente derby calcistico a Roma, atto che ha provocato lesioni gravi a uno degli spettatori. L'uomo, un 42enne sostenitore della squadra laziale, è stato identificato grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza presso lo Stadio Olimpico.

L'arresto è avvenuto in flagranza differita, e al 42enne sono state contestate le accuse di lancio di oggetti pericolosi in occasione di manifestazioni sportive e lesioni gravissime aggravate. La vittima ha riportato lesioni che richiederanno 70 giorni di prognosi. L'uomo è stato individuato durante le fasi di riscaldamento dei giocatori, quando ha lanciato un artifizio pirotecnico dalla Tribuna Tevere in direzione del settore Distinti sud est, ferendo due tifosi giallorossi. 

Le indagini condotte dalla Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali (Digos) e dal Commissariato 'Prati' hanno portato anche alla perquisizione della casa del sospettato. Durante la perquisizione, gli investigatori hanno sequestrato gli indumenti indossati durante il derby, in particolare le scarpe che presentavano tracce di sostanza ematica. Il Questore di Roma ha avviato l'istruttoria per l'adozione del Daspo (Divieto di Accesso alle Manifestazioni Sportive) nei confronti dell'arrestato, mentre le indagini preliminari sono ancora in corso.

Nel frattempo, la polizia continua le attività investigative per identificare tutti coloro che hanno commesso reati sia all'interno che all'esterno dello Stadio Olimpico durante il derby del 10 gennaio. Il rito per direttissima nei confronti dell'arrestato è previsto per la giornata di domani. Lo si legge da una nota ufficiale della questura. 

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