VIDEO - Cile, Pizarro omaggia i prigionieri dell'Estadio Nacional
L'ex romanista, ora all'Universidad de Chile, posa un mazzo di fiori col compagno Diaz sotto al memoriale dedicato ai prigionieri politici "desaparecidos" della dittatura di Pinochet
Domani si compiono 45 anni dal colpo di stato cileno dell'11 settembre 1973, quando i militari guidati da Pinochet rovesciarono il governo di Salvador Allende dando inizio a una dittatura che si rese responsabile di numerosi crimini contro il popolo cileno. All'interno dell'Estadio Nacional, dove oggi gioca l'Universidad de Chile, la squadra di David Pizarro, furono rinchiusi e torturati oltre 40mila prigionieri politici tra il settembre e il novembre di quell'anno.
Sabato, prima dell'andata dei quarti di finale della Coppa di Cile contro il Palestino, l'ex calciatore romanista e il compagno di squadra Isaac Diaz hanno depositato un mazzo di fiori di fronte al monumento dedicato ai desaparecidos, persone che entrarono all'Estadio Nacional per non fare più ritorno a casa. Il memoriale consiste in una serie di panche lasciate vuote con sopra una scritta: "Un popolo senza memoria è un Paese senza futuro".
Los jugadores de la @udechile David Pizarro e Isaac Díaz dejan flores en el memorial a los detenidos desaparecidos en el Estadio Nacional
— Rodrigo Saavedra (@rodrigo_sm) 9 settembre 2018
"Un pueblo sin memoria, es un pueblo sin futuro" pic.twitter.com/giOdii2PB8
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