Castro: "Non credo nei miracoli, ma nel nostro lavoro". Matvienko: "Domani serve il massimo in attacco"
L'allenatore dello Shakhtar: "Abbiamo tutti i mezzi per sfruttare le nostre opportunità". Il difensore: "Non dobbiamo subire gol e farne almeno quattro"
Luis Castro e Mykola Matvienko, allenatore e difensore dello Shakhtar, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del ritorno degli ottavi di finale di Europa League contro la Roma:
Castro in conferenza stampa
Cosa vi può aiutare a ribaltare la partita e segnare 3 gol? Sei sottopressione nei risultati della squadra?
"Ogni allenatore, compreso me, può sentire maggiore pressione solo da sé. Accettando il ruolo da allenatore accetto le responsabilità che sono maggiori. Ogni pressione comincia da me stesso e non dall'esterno. So perfettamente che sarà una partita difficile ma il calcio è il mondo delle opportunità ma abbiamo tutti i mezzi per sfruttare le nostre opportunità domani".
Durante l'allenamento di oggi c'erano esercizi specifici per la partita contro la Roma?
"Sì molti. Anche ieri"
Durante l'intervallo all'andata qualche giocatore ha detto che tutti sanno come gioca lo Shakhtar. Ci sarà qualche sorpresa?
Tutti noi allenatori sappiamo come giocano le squadre, tutti gli allenatori sanno come giocano ad esempio City e Liverpool. Penso che il mio giocatore volesse dire che l'avversario ha neutralizzato le nostre azioni e niente di più. Se tutti sanno come giochiamo è perché durante gli ultimi 25 minuti della partita giocavamo così bene e perché abbiamo vinto col Real e pareggiato con l'Inter. Penso che sanno come giochiamo noi solo se perdiamo e se la squadra vince sa come gioca solo l'allenatore".
Non è mai successo nella storia di una squadra ucraina di ribaltare uno 0-3. Crede nei miracoli nel calcio e nella vita?
"Vorrei rispondere con un'altra domanda: lei c'era a Zagabria durante la partita con la Dinamo e credeva al 90' di ribaltare il risultato? Non credo nei miracoli, credo nel lavoro che facciamo. Ogni tanto questo lavoro porta i suoi frutti, credo in quello che sto facendo e in quello che sta facendo la squadra, non mi interessa l'opinione degli altri. Ora ci sono molte cose nel mondo che non dovrebbero esserci, bisognerebbe parlare poco. Spero di vincere domani ma se lo farà la Roma potrò farle solo i complimenti"
Tutti sappiamo del rapporto con Fonseca. Può raccontare qualcosa in più?
"Con Fonseca mi sono trovato insieme molte volte, ad esempio al Porto, quando io già ero lì. È stato ingaggiato come allenatore della prima squadra e io allenavo le riserve, abbiamo iniziato il nostro rapporto già prima però. Ci vedevamo ogni giorno, parlavamo di tutto, di calcio, di come allenare. Poi per lui non sono andate molto bene le cose al Porto e lui se n'è andato, e l'ho presa io la squadra. Dopo l'ho sostituito di nuovo qui allo Shakhtar"
Matvienko in conferenza stampa
Domani è più importante attaccare o difendersi?
"Sono un difensore e so che difendersi è molto importante ma preferirei fare il massimo in attacco vista la situazione di domani"
Nelle ultime partite allo Shakhtar mancava Stefanenko? Chi è il leader ora?
"Manca tantissimo alla nostra squadra, lui bilanciava la difesa con l'attacco. Ci manca molto spero che torni il più presto possibile. Anche se non gioca rimane comunque il nostro leader. E' sempre con noi. Il leader in campo? Lo fa ogni giocatore con esperienza, tipo Pyatov. Durante la partita ci possono essere tanti leader, in quel momento c'è chi si sente leader come il nostro portiere Trubin, che ha l'esperienza di vestire quei panni e aiutare i compagni".
Sappiamo che domani sarà difficile ribaltare il risultato, cosa bisogna migliorare? La Roma ha sorpreso lo Shakhtar nell'andata?
"No non ci ha sorpreso, sapevamo cosa dovevamo aspettarci. Eravamo preparati per la partita come per qualsiasi partita, le prepariamo al meglio. Domani non dobbiamo subire gol e segnarne almeno 4".
Vi allenate sui rigori?
"No, sappiamo già calciarli bene".
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