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Castro: "Non dobbiamo subire troppo". Ismaily: "Vogliamo vincere"

Il tecnico dello Shakhtar: "La Roma è forte e può vincere l'Europa League". Il terzino: "Vogliamo portare avanti la nostra idea di calcio, abbiamo studiato gli avversari"

PUBBLICATO DA La Redazione
10 Marzo 2021 - 17:04

L'allenatore dello Shakhtar Donetsk, Luis Castro, e il terzino sinistro, Ismaily, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara con la Roma:

Castro in conferenza stampa

Quest'anno avete già giocato contro l'Inter e vi siete schierati a tre. La Roma gioca con la difesa a tre, pensate di cambiare il vostro modulo o rimarrete con il 4-1-4-1?
"Il modo di giocare non sempre influisce sulla tattica, le cose più importanti sono l'impegnano e la mentalità dei giocatori, non la loro posizione in campo. Proveremo a giocare in modo che si aprano degli spazi per attaccare i nostri avversari. Possiamo cambiare il nostro piano tattico, ma anche rimanere come abbiamo sempre fatto. Per noi è importante passare questo turno ed è importante anche il ritorno a Kiev".

Che tipo di eredità le ha lasciato Fonseca?
"Fonseca ha lasciato un fantastico gruppo di giocatori. Anche dal punto di vista amministrativo, tutto funziona ed è collaudato, anche grazie a quanto fatto da lui. Qui ha vinto tanto è stato difficile sostituirlo. Ha lasciato una grande eredità".

Domani sarà più importante difendere o provare a segnare un gol fuori casa?
"Sarà fondamentale non subire troppo, rimanere con le posizione allineate in mezzo al campo e concedere poco. La qualificazione si giocherà tra l'andata e il ritorno, domani dovremmo essere soprattutto disciplinati. Proveremo certamente a segnare, aprendo la difesa della Roma, però volgiamo anche organizzare la nostra difesa chiudendo gli spazi dietro. Sappiamo benissimo che giochiamo contro una delle squadre più forti, una delle candidate a vincere l'Europa League. Noi dobbiamo fare il nostro gioco, questa è la cosa più importante".

Fonseca conosce bene pregi e difetti dello Shakhtar, lei pensa che questo possa essere determinante per la sfida?
"Quando prepariamo la partita noi mostriamo video sia individuali che di squadra. Ciò che non sappiamo però è la capacità di reagire, la mentalità di quella squadra, non possiamo saperlo a priori. Sappiamo come si comportano in campo tatticamente, ma non quello che provano nella testa. Fonseca da questo punto di vista ha un grande vantaggio, perché conosce il comportamento dei nostri giocatori. Io ho fiducia, come sempre, nei miei uomini. Credo soltanto che loro dovranno seguire i compiti che gli verranno affidati. Sono convinto che possiamo vincere dovunque e contro chiunque, la cosa importante è l'atteggiamento messo in campo".

Dopo la pausa invernale, la squadra ha raggiunto la forma migliore?
"Le squadre crescono sempre se si mette l'impegno giusto nel lavoro. Potrebbe anche accadere che qualche giorno non ci si metta il giusto impegno, ma c'è una crescita costante nel nostro lavoro. Sono qui già da un anno e mezzo e penso lo Shakhtar sia cresciuto molto".

Quanto sarà importante per lei avere i tifosi allo stadio?
"Noi giochiamo con i tifosi presenti solitamente e li vogliamo sempre vedere allo stadio. La loro presenza è molto importante, noi giochiamo per loro, speriamo di vederne tanti al ritorno".

Ismaily in conferenza stampa

Che cosa significa per te questa gara?
"Sono contento, sono molto emozionato di scendere in campo qui a Roma, in questo stadio e affrontare questa partita. Vogliamo portare avanti la nostra idea di calcio, giochiamo per i nostri tifosi con tanta fiducia nella possibilità di vincere il doppio confronto e qualificarci".

Quali sono i punti deboli della Roma e come potrete sfruttarli?
"Non credo che possiamo parlare di questo. Come ha detto il mister, prima di ogni partita analizziamo i nostri avversari. Non è giusto parlare dei punti deboli della squadra avversaria, in questo modo finiremmo per scoprire le nostre carte e i nostri piani di gioco, permettendo a loro di preparare le giuste contromosse".

In passato sei stato spesso avvicinato alla Roma, anche per la volontà di Paulo Fonseca.
"Sì, ci sono state queste voci. Ho lavorato con Fonseca e durante quel periodo sono cresciuto molto, però adesso la cosa importante è la gara di domani. Il nostro obiettivo è vincere, tutto il resto adesso rappresenta il passato".

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