Caso Suarez: "Esame farsa su richiesta della Juventus". Sospesa la rettrice
Il comunicato della Procura di Perugia: "I contenuti della prova erano stati preventivamente comunicati allo stesso calciatore in una sessione ad personam"
Si complica il caso Suarez riguardante l'esame sostenuto dall'uruguagio per il conseguimento del certificato "B1" della conoscenza dell'italiano. Il calciatore lo doveva ottenere per avere il passaporto italiano e venire alla Juventus dal Barcellona nell'ultima sessione di mercato. L'attaccante poi è andato all'Atletico Madrid, ma sul suo attestato sono scaturite diverse polemiche e verifiche legali per una presunta irregolarità del certificato in questione. Emergono nuovi elementi circa le responsabilità dei vertici dell'Università per Stranieri di Perugia, e il coinvolgimento della Juventus dopo gli ulteriori accertamenti condotti dalla guardia di finanza coordinata dalla Procura di Perugia.
Accertamenti investigativi che hanno consentito «di comprendere come, nei primi giorni del mese di settembre del 2020, la dirigenza del club torinese si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzionali, per "accelerare" il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez, facendo, quindi, ipotizzare nuove ipotesi di reato a carico di soggetti diversi dagli appartenenti all'università, tuttora in corso di approfondimento. Condividendo le ipotesi accusatorie, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto le misure cautelari avendo rilevato il concreto ed attuale rischio che gli indagati, se non sottoposti ad idonea cautela, ripropongano condotte delittuose analoghe a quelle per le quali si procede, avendo mostrato di considerare l'istituzione di cui fanno parte e che rappresentano alla stregua di una res privata gestibile a proprio piacimento». È quanto emerge da una nota del procuratore di Perugia Raffaele Cantone sugli ulteriori sviluppi dell'indagine Suarez.
«Dopo le perquisizioni e sequestri del 22 settembre 2020 - si legge nel comunicato della Procura di Perugia - le indagini hanno significativamente corroborato il quadro probatorio che già si era delineato in ordine all'organizzazione, da parte degli indagati, nel corso di una sessione istituita ad personam, di un esame 'farsa', che ha consentito il rilascio dell'attestato di conoscenza della lingua italiana del tipo 'B1' al noto calciatore uruguaiano Luis Alberto Suarez, requisito indispensabile per l'ottenimento della cittadinanza. In particolare, è emerso che i contenuti della prova erano stati preventivamente comunicati allo stesso calciatore, giungendo a predeterminare l'esito ed il punteggio d'esame, per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus, con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine, tanto personale quanto per l'Università».
Otto mesi di sospensione per la rettrice Giuliana Grego, il direttore Simone Olivieri e i professori della commissione d'esame. I reati contestati sono «rivelazione del segreto d'ufficio finalizzata all'indebito profitto patrimoniale e plurime falsità ideologiche in atti pubblici».
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