Udinese-Roma, Gotti: "Domani sfida difficile. Pedro è uno che fa la differenza"
Il tecnico dei bianconeri in conferenza stampa: "I giallorossi meritavano di più dalle prime due partite. Con lo spagnolo ho condiviso un percorso al Chelsea"
"La Roma ha grande qualità, sarà una sfida difficile". L'allenatore dell'Udinese Luca Gotti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con i giallorossi. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni sulla gara della Dacia Arena.
Cosa si aspetta domani dalla squadra?
"Domani mi aspetto la voglia di dare il massimo, di non sbagliare nulla dal punto di vista dell'atteggiamento. Cercare di mettere in campo le tante qualità che possiamo avere".
Nei risultati non è stato un avvio di campionato positivo per l'Udinese, però nel post gara di mercoledì lei aveva invitato la squadra a non guardare tutto nero. Ha insistito anche su questo aspetto mentale, oltre che sulle questioni tecniche?
"L'inizio è stato pessimo dal punto di vista dei risultati, peggio non si potrebbe. Non c'è stato tempo tre le due partite per fare tante chiacchiere. Non mi piace la gente che si piange addosso, bisogna vedere tutte le cose che succedono per cercare di essere più oggettivi possibile. Quando le cose non vanno bene, come sta capitando in questa settimana, bisogna parlare il meno possibile e se possibile lavorare ancora di più".
Domani di fronte c'è una grande squadra come la Roma, che si è rafforzata con un giocatore che Lei conosce molto bene, Pedro. Che tipo di partita si aspetta?
"Oggi c'è una grande differenza rispetto alla partita contro la Roma di due mesi fa, mesi che sembrano anni. Ho visto le prime due partite della Roma, mi è piaciuta molto, due partite che a mio avviso meritava di vincere invece si trova con un solo punto per un errore burocratico e si è lasciata sfuggire una vittoria che avrebbe meritato contro la Juventus. È una squadra di grande qualità che ha aggiunto a questa qualità Pedro con cui ho condiviso un percorso al Chelsea. Insieme abbiamo vinto l'Europa League, con la piccola differenza che per me era la prima in carriera, per lui forse la 26 o 27. Credo sia uno dei giocatori in attività ce ha vinto di più in assoluto e quando lo alleni capisci il perché"
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