Serie A, il protocollo delle partite: ecco chi potrà accedere allo stadio
La FIGC ha rilasciato le linee guida per la ripartenza del campionato a porte chiuse: stadi divisi in tre zone e massimo 300 persone ammesse
La FIGC ha redatto il documento dal titolo "Indicazioni generali per la pianificazione, organizzazione e gestione delle gare di calcio professionistico in modalità 'a porte chiuse', finalizzate al contenimento dell'emergenza epidemiologia da COVID-19". Lo stadio sarà suddiviso in tre zone: "Interno Stadio - Zona Tecnico Sportiva" (che si riferisce allo spazio di attività e relativi servizi: terreno e recinto di gioco, tunnel, spogliatoi e area media/flash), "Tribune - Area Media/Tribuna Stampa" (zona spettatori comprendente spazi e servizi accessori e di lavoro di supporto: tribune, area media/tribuna stampa e sale di controllo) e infine "Esterno Stadio - TV Compound/Parcheggi" (che si riferisce invece all'area riservata, di norma la zona retrostante la tribuna principale: TV compound, parcheggi addetti ai lavori e aree di arrivo pullman delle squadre). E' ammesso un massimo di 300 persone per la Serie A, meno per B e C, e il numero di addetti deve essere ridotto al minimo indispensabile per rispettare i parametri di sicurezza. All'interno di ciascuna zona sono ammesse al massimo 130 persone. La squadra ospite, invece, non deve superare quota 60 tra calciatori e staff (in Serie A, meno per Serie B e C).
Nel dettaglio, possono accedere all'impianto 80 persone tra calciatori titolari, riserve, membri della panchina e match analysts. Poi 12 persone facenti parte delle delegazioni della squadra di casa e della squadra ospite e 7 ufficiali di gara. 12 persone che effettuano servizio medico (1 medico competente, 1 responsabile 118, 10 servizio sanitario), 6 persone dei servizi di pulizia, 45 persone della sicurezza (15 tra FF.OO e Polizia Municipale, 25 tra DGE e Steward, 4 Vigili del Fuoco e 1 RSPP). 6 raccattapalle maggiorenni, 4 persone che si occupano del Match Organization (2 della Procura/Delegati Lega e 2 che si occupano dell'Antidoping). Infine, 23 operatori tecnici (8 green keeper, 10 del personale di servizio e 5 operatori LED), 10 giornalisti, 10 fotografi (home, away e Lega), 65 persone legate alla produzione tv e 20 licenziatari tv.
Gli ingressi e le uscite dal campo saranno scaglionati: gli arbitri usciranno dal proprio spogliatoio 4 minuti e mezzo prima del fischio d'inizio. Dopodiché, a 4 minuti dal via, sarà il turno della squadra ospite uscire dallo spogliatoio e fare il proprio ingresso in campo. Infine, la squadra di casa ripeterà l'operazione 3 minuti prima dell'orario del fischio d'inizio. Anche il ritorno negli spogliatoi al 45' sarà diviso per le due squadra: prima gli ospiti, dopo il team di casa. Idem alla fine della gara. Nel documento anche la regolamentazione delle interviste: quelle dal campo con almeno 1,5m di distanza tra giornalista e tesserato, mentre post gara potranno essere effettuate solo dal licenziatario dei diritti tv (con minimo 2m di distanza tra troupe e calciatore/allenatore). La Working Area per i giornalisti e la Mixed Zone rimarranno chiuse, mentre le conferenze stampa degli allenatori saranno trasmesse televisivamente o in streaming sul modello già in vigore in Formula 1: domande su Whatsapp/Skype e sottoposte all'allenatore tramite ufficio stampa, delegato o hostess.
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