Lecce, Sticchi Damiani: "Serie A riprende al 51%"
Il presidente dei salentini: "L'unica soluzione per tenere in piedi il sistema è tornare a giocare, ma bisogna chiarire ancora molti aspetti"
Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio Punto Nuovo. Tra gli argomenti toccati, ovviamente, la ripresa della Serie A:
"Ieri è stata espressa in maniera chiara ed univoca l'unanimità della Serie A nel tornare a giocare, perché pian piano anche i più restii hanno capito che l'unica soluzione per tenere in piedi il sistema è quello di tornare a giocare. Sono troppe le questioni dal punto di vista economico, finanziario e giuridico difficili da risolvere se non si dovesse tornare a giocare", ha spiegato il numero uno del Lecce. Poi aggiunge: "Senza essere cinici o insensibili, qualora dovesse trovarsi una quadra sul protocollo sanitario, ma soprattutto se la fase di ripartenza dovesse andar bene, perché attualmente è un punto interrogativo, tutto andrebbe nel senso di ripresa".
Ma ci sono ancora dei punti da chiarire: "Fermo restando che bisogna chiarire bene molti aspetti del protocollo, dal punto di vista giuridico c'è qualcosa da risolvere ancora, tra tutti i contratti che scadono al 30 giugno. Il protocollo ha la medesima finalità sanitaria, adesso con grande prudenza stiamo provando a muoverci dopo aver costatato che non tornare a giocare porta a pesanti conseguenze. Penso che le parole di Spadafora siano state uno schiaffo a chi ha fornito informazioni sbagliate. Se qualcuno ha rappresentato un quadro rispetto della realtà, avrà sbagliato a farlo. Il passo in avanti di chi ha fornito informazioni sbagliate è stato immediatamente ricondotto a realtà con l'assemblea di ieri che è risultata unanime. Allo stato attuale non si può tornare ad allenarsi. E' un tema giusto da toccare, ma in questo momento il fatto che alcune Regioni autonomamente consentano di ripartire attraverso allenamenti individuali, laddove ce ne sono altre con atteggiamento più prudente, genera una disparità ingiusta. Ad oggi direi che c'è una buona possibilità per la ripresa della Serie A, per fare una percentuale bisogna aspettare una riapertura degli allenamenti, ma direi un 51%".
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