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Gravina: "La Serie A può finire a luglio. Sì a taglio stipendi dei calciatori"

Il presidente della Figc: "Lavoriamo per ripartire il 2 maggio dando priorità al campionato rispetto alle coppe. In caso di necessità siamo pronti a cambiare format"

PUBBLICATO DA La Redazione
18 Marzo 2020 - 14:18

Gabriele Gravina è intervenuto ai microfoni di Radio 24 nel corso della trasmissione "Tutti convocati". Il presidente della Figc ha provato a tracciare gli scenari del calcio guardando a quando la crisi del Coronavirus finirà:

Il rinvio di Euro2020 e le date della Serie A

"Era un auspicio condiviso da tutti quello del rinvio dell'Europeo. Adesso abbiamo maggiori possibilità per posizionare alcune date in maggio e giugno sperando sia sufficiente per la deadline del 30 giugno. Sappiamo che i campionati nazionali sono autonomi. Daremo priorità al nostro calendario. Non prendo in considerazione un piano di estrema crisi, mi preoccuperebbe per il nostro paese. Spingiamo sull'acceleratore dell'ottimismo. Lavoriamo su ipotesi del 2/05 e di completare i campionati, eventualmente sforando a luglio se non dovessimo farcela al 30/06".

La crisi economica

"Il nostro mondo dello sport vive una grande crisi economica. La Federazione si impegna nel raccogliere tutti i dati che le singole leghe stanno elaborando. Non esistono solo le singole industrie dei protagonisti, ma un mondo più complesso. Siamo predisponendo una serie di richieste al nostro governo, un decreto legge riconosce lo stato di crisi dello sport. Abbiamo bisogno di un riconoscimento per rinegoziare al nostro interno alcuni contratti e creare un sistema di mutualità interno".

"Sì al taglio degli ingaggi"

"Non può essere un tabù in emergenza, è un momento di crisi per tutti, siamo tutti chiamati a un gesto di grande responsabilità. I contrasti che sono derivati da diritti e obblighi contrattuali ancora ce li portiamo dietro e dovremo affrontarli. C'è stato un momento di tensione per interessi singoli anche legittimi. Oggi dobbiamo stare tutti con la barra dritta, recuperare lucidità".

"Nuovo format"

"L'Uefa ha costituito un gruppo di lavoro che prevede la partecipazione delle leghe per capire esattamente come si possono conciliare le esigenze tra campionati nazionali e internazionali. Nel caso di impossibilità di usare tutte le finestre così come è stata da ipotesi rischedulata, ricorreremo ad una modifica di format delle competizioni".

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