Coppa Italia, Celar: trova il suo primo gol con la maglia del Cittadella
L'attaccante sloveno, in prestito dalla Roma, è andato a segno al suo esordio con la nuova maglia nel derby veneto contro il Padova
C'è sempre un grande punto interrogativo quando un giocatore della Primavera va per la prima volta in prestito: Mirko Antonucci, che nel 2017-18 ha giocato due presenze in A, uno spezzone di semifinale di Champions, e due giorni fa si è tolto lo sfizio di subentrare nell'amichevole con il Real Madrid, segnando anche nella serie dei rigori, a Pescara non ha fatto bene, chiudendo senza gol una stagione con 18 presenze. Zan Celar, classe 1999 come lui, ha avuto il vantaggio di cimentarsi con i più grandi a vent'anni, invece che a 19, ma intanto il suo primo gol lo ha già segnato, alla prima partita col nuovo club, il Cittadella.
Secondo turno di Coppa Italia, il primo in cui scendono in campo le squadre di serie B, categoria in cui i granata sono sbarcati per la prima volta nel 2000, senza mai andare oltre. Ma la B è già tanto, per un paese di 20.000 abitanti, che molti italiani, senza la squadra di calcio, avrebbero faticato a indicare sulla cartina: è in provincia di Padova, a 31 chilometri dal capoluogo. Loro in serie A ci hanno giocato, e in varie occasioni, dagli Anni Trenta agli anni Cinquanta, con Nereo Rocco, e poi di nuovo a metà Anni 90, con Mauro Sandreani. Nel 2014 sono falliti, nel 2018 sono stati promossi in B, ma sono retrocessi subito: per i cugini di campagna del Cittadella sta diventando una piacevole abitudine stare una categoria sopra.
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Come domenica, quando il Padova di Salvatore Sullo, costruito per fare la serie C, è andato al Tombolato di Cittadella, contro la squadra di Venturato, che al centro dell'attacco ha puntato sul gigante Diaw, nato a Cividale del Friuli da genitori senegalesi: arrivato a gennaio dall'Entella, ha segnato 2 gol in regular season, e poi si è scatenato (3 centri in 4 partite), quando il gioco si è fatto duro, nei playoff per la serie A (persi col Verona). Accanto a lui Giuseppe Antonio Panico da Ottaviano, campano cresciuto nel settore del Genoa come il coetaneo Mandragora: una lunga trafila nelle giovanili azzurre, ma prima di arrivare a Cittadella non aveva ancora segnato tra i prof, e lo scorso anno si è fermato a quota tre. Dietro di loro, il 37enne Manuel Iori, un'istituzione da quelle parti: ha sbloccato lui, su rigore, ha raddoppiato Diaw, poi Iori si è preso il secondo giallo, al 26' della ripresa.
Dieci minuti prima era entrato Celar, per Panico: al 41' lo sloveno ha segnato il gol del 3-0, deviando in rete di testa un pallone vagante. Di fronte, nel Padova, c'era Soleri, che la Roma ha mollato in estate, nonostante i 28 gol con la Primavera 2016-17: per Celar un anno fa lo stesso bottino, e l'esordio in serie A, contro l'Empoli. Ma il gol al debutto con la nuova squadra può spostare tanto. Anche valere un posto da titolare, in un Cittadella che deve sostituire i 12 gol in 17 partite di Moncini, poi rientrato alla Spal. La Roma, che prima di darlo in prestito lo ha fatto rinnovare fino al 2023, aspetta con fiducia.
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