Iñaki e Nico Williams, come avere Totti e De Rossi nella stessa famiglia
L'incredibile storia dei due fratelli, simboli dell'Athletic, protagonisti con la stessa squadra ma in due nazionali diverse. E tutto ha avuto inizio in Ghana...
"In un calcio senza più bandiere, siamo solo noi vecchie maniere". Un coro della Curva Sud recitava così e, sostanzialmente, resta difficile dargli torto osservando lo scenario globale, dove il trading dei calciatori si è fatto sempre più "selvaggio", senza badar troppo al cuore o alle rivalità storiche. Non dappertutto, per fortuna.
La Roma continua ad essere la casa di giocatori romani e romanisti, forti e talentuosi. Ma questa sera affronteremo una squadra che merita di essere menzionata quando si parla di bandiere, di simboli e di identità. Senza divagare troppo sulla realtà basca, sia dal punto di vista politico che sociale, ci soffermeremo sul campo e sulla romantica storia dei due fratelli Williams, Nico e Inaki.
Dal Ghana al cuore dell'Athletic
Per arrivare ai giorni nostri, dove li vediamo segnare ed esultare con la maglia del Bilbao, occorre però tornare indietro nel tempo, quando mamma Maria e papà Felix decisero di intraprendere un insidioso e pericoloso viaggio di 4.000 chilometri dal Ghana all'enclave spagnola di Melilla. Dove furono arrestati, ma riuscirono ad ottenere asilo politico trasferendosi poi a Bilbao. Proprio lì nacque Iñaki, chiamato come un sacerdote che aveva aiutato la famiglia e che in seguito divenne il padrino del bambino, come lui stesso raccontò in un'intervista al The Guardian. Successivamente la famiglia si stabilì a Pamplona dove invece nacque Nico. Iñaki divenne così non solo il fratello maggiore ma anche un secondo papà, visto che Felix era spesso fuori per lavoro.
Dalle giovanili al successo
Dalla scuola ai primi allenamenti all'inizio del viaggio nell'universo calcistico. Nel 2013 Iñaki firma per l'Athletic, e nella stessa stagione Nico, all'epoca undicenne, si unì alle giovanili del club. Fu solo il punto di partenza di una carriera che vede i due fratelli crescere e affermarsi stagione dopo stagione.
L'apice raggiunto insieme, con la maglia del loro club, è di pochi mesi fa, il 6 aprile 2024, quando, dopo quarant'anni dall'ultimo successo, hanno riportato la Copa del Rey a Bilbao. In estate poi Nico ha trascinato la Spagna alla vittoria dell'Europeo. In una recente intervista a Marca, mamma Maria disse: "“Sono fiera di entrambi i miei figli.
È difficilissimo sfondare come calciatore, solo cinque persone su 100 ce la fanno. Quindi immaginate la probabilità che due fratelli giochino insieme nella stessa squadra”.
Ora l'avventura in Europa League con la speranza di mantenere l'Athletic sempre ai massimi livelli. Il futuro rimane un'incognita, nonostante le scadenze di contratto (Nico 2027, Iñaki 2028) parlino chiaro. Ma il sogno, per la gente di Bilbao, rimane ancora intatto: quello di vederli indossare quella maglia per tutta la loro carriera.
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