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Juan: "Roma più forte del Leverkusen. La finale è possibile"

Le parole dell'ex calciatore giallorosso: "Roma è diventata la mia passione. L'addio? Sentivo nostalgia di casa e poi con Zeman si faceva una fatica incredibile"

Juan durante una partita

Juan durante una partita

PUBBLICATO DA La Redazione
09 Maggio 2023 - 09:31

Juan, ex difensore giallorosso, ha rilasciato nelle ultime ore un'intervista al Messaggero. Tra gli argomenti affrontati dal brasiliano non sono mancate, ovviamente, le impressioni sul prossimo impegno della Roma contro il Bayer Leverkusen, squadra in cui egli ha militato prima di approdare nella capitale.
Queste le sue parole: "Il Bayer mi ha aperto le porte all'Europa. L'arrivo a Roma? Daniele Pradè, all’epoca ds dei giallorossi, mi aveva prospettato questa possibilità e ho accettato. Roma ha una grande tradizione con i brasiliani, da Falcao a Doni, poi lì ha giocato per tanti anni il mio idolo Aldair. Roma è diventata la mia passione, mentre il Flamengo è stato il mio amore".
Nel corso dell'intervista è stato anche fatto riferimento ai trofei vinti da Juan in maglia giallorossa: "Coppa Italia e Supercoppa è poco, mi mancano un paio di scudetti. Quello con Ranieri è il più clamoroso, perderlo dopo essere andati in testa ancora mi brucia. In fondo abbiamo sbagliato solo mezz’ora con la Sampdoria. Mentre con Luciano abbiamo inseguito, sapevamo che era difficile. Ma si giocava bene al calcio, quella squadra era spettacolare”.
Il calciatore brasiliano ha continuato: "Il mio momento più basso? Il derby, quando sono stato insultato dalla curva della Lazio. Mi sono fermato per dare un segnale, bisognava darlo. Ma vedo che è cambiato poco. Il razzismo è una piaga e non c’è solo in Italia".
L'ex 4 giallorosso ha inoltre commentato la semifinale di Europa League: "I tanti infortuni? Io penso che non bisogna piangere per questo. I ragazzi devono trovare la forza di reagire e tirare fuori una grande prestazione. Dare fiducia a chi va in campo, questa è la chiave. La finale è possibile. La Roma direi che resta favorita, anche se non è mai facile giocare contro le tedesche, sempre molto ben organizzate. Il Bayer ha una squadra giovane, che corre tantissimo. La Roma è più forte, ha giocatori di alto livello, come Pellegrini e Dybala, che mi piace tantissimo. Poi c’è l’Olimpico che aiuta. E infine c’è Mourinho, il tecnico giusto per la Roma, che con lui è tornata a vincere."
Alla fine è stato fatto riferimento al suo addio alla Capitale: "Dopo dieci anni in Europa, sentivo nostalgia di casa. E poi, sinceramente, con Zeman era una fatica incredibile. Mi sono bastati pochi giorni di ritiro. Non sono uno sfaticato, ma i brasiliani sono abituati ad altri ritmi. Più palla che corsa"

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