L’avventura europea della Real Sociedad prosegue con la Roma. Che gare ti aspetti?
"La Roma è una grande squadra, che si è rinforzata benissimo quest’estate con gli arrivi, tra gli altri, di Dybala e Belotti. Sappiamo quanto sia bravo Mourinho nelle competizioni a eliminazione diretta e il fatto che l’anno scorso abbiano vinto la Conference League non è un caso. Dovremo giocare al nostro massimo livello per affrontarli al meglio".
Hai menzionato Dybala: affrontarlo è uno stimolo in più?
"Quando ho firmato con la Real Sociedad speravo di disputare grandi notti di calcio europeo. Il mio debutto è stato a Old Trafford, con vittoria e gol… Giovedì giocheremo in uno stadio storico, contro giocatori che sono stelle mondiali come Dybala. Affrontarlo è una grandissima sfida".
Il progetto della Real Sociedad è in continua crescita. Quali sono i vostri obiettivi a lungo termine?
"Uno degli obiettivi principali del club era entrare nella zona europea della Liga e credo che sia stato raggiunto. Ora siamo in una buona posizione per tentare di dare un ulteriore salto e poter entrare in Champions. Partecipare spesso a questo torneo è uno dei grandi obiettivi futuri, insieme a quello di tornare ad alzare un trofeo".
Stai vivendo una stagione eccezionale: come ti sei adattato così bene al calcio di Alguacil?
"Credo che uno dei punti chiave sia stato il modo in cui mi hanno reso tutto semplice da quando sono arrivato. Alguacil mi ha spiegato subito cosa si aspettava da me e mi aiutato a restituirgli la fiducia in campo. Lo spogliatoio qui è come una famiglia: siamo tutti molto amici e questo, senza dubbio, è uno degli elementi che ci fa rendere così bene".
Il 15 giugno Spagna e Italia si ritroveranno in Nations League. Ti vedremo in campo contro gli Azzurri?
"Ovviamente tornare in Nazionale è uno dei miei obiettivi, ma non è un’ossessione. Lavoro duro con la Real Sociedad per essere tra i calciatori scelti da Alguacil e aiutare la mia squadra a vincere ogni gara. La chiamata del CT sarà solo una conseguenza del mio lavoro qui".