Mihajlovic, le reazioni: "Leggenda dentro e fuori dal campo, ciao Sinisa"
Tanti i messaggi d’affetto dopo la scomparsa del serbo. La Roma: "Uniti al dolore dei familiari". Totti: "Mi mancherai molto amico mio"
Il mondo si stringe intorno alla scomparsa di Sinisa Mihajlovic, che ieri si è spento all’età di 53 anni, dopo una lunga battaglia contro la leucemia. "La Roma piange la sua scomparsa e si unisce al dolore dei familiari. Ciao Sinisa", questo il messaggio di cordoglio del club giallorosso, uno dei primi a rendere omaggio al serbo, che ha vestito la maglia della Roma dal 1992 al 1994.
Francesco Totti, che iniziava la sua carriera in giallorosso in quegli anni, ha voluto ricordare Mihajlovic con un post in bianco e nero su Instagram: "Ciao amico mio, mi mancherai". Anche le istituzioni del calcio hanno voluto esprimere le loro condoglianze, a partire da Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A: "Il mondo dello sport perde un grande uomo che anche negli ultimi mesi ci ha trasmesso la sua forza e la sua umanità. Resterà sempre un esempio di grande combattente".
Anche il Presidente della FIGC Gravina ha voluto esprimere il suo dispiacere in una nota: "Un protagonista dentro e fuori dal campo, un esempio di passione, determinazione e coraggio, in grado di ispirare e di emozionare. In un’epoca contraddistinta dalla falsità, ha saputo anteporre sempre la verità non sottacendo i suoi difetti e le sue debolezze. Anche il"calcio internazionale si è stretto alla famiglia, con il commento di Gianni Infantino, presidente FIFA: "I suoi calci di punizione incarnavano una passione e una dedizione per la bellezza del gioco che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo dello sport, la sua morte è una grande perdita per tutti noi".
Sono numerosi anche i messaggi di affetto dei vari club dove ha militato, come giocatore e allenatore, dalla Sampdoria all’Inter. Anche Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, si è unita al cordoglio: "Hai lottato come un leone in campo e nella vita. Hai dato coraggio a molti che si trovano ad affrontare la malattia. Ti hanno descritto come un sergente di ferro, hai dimostrato di avere un gran cuore. Sei e resterai sempre un vincente".
"Perdiamo un uomo straordinario e mai banale, che sapeva alternare ai suoi celeberrimi atteggiamenti burberi una dolcezza e una simpatia fuori dal comune - ha commentato con una nota ufficiale il Presidente del Bologna Joey Saputo - Mi sento di esprimere ancora una volta la mia gratitudine nei suoi confronti per quanto ha fatto per il nostro club in questi tre anni e mezzo, nonostante la malattia lo avesse costretto a lunghi ricoveri e a cure dolorosissime. I miei pensieri vanno alla madre Viktorija, alla moglie Arianna, ai suoi figli e a tutta la sua famiglia".
Ha voluto esprimere tutto il suo dolore anche il CT della Nazionale Roberto Mancini: «Questo è un giorno che non avrei mai voluto vivere perché ho perso un amico con cui ho condiviso quasi trent'anni della mia vita, in campo e fuori. Non è giusto che una malattia così atroce abbia portato via un ragazzo di 53 anni, che ha lottato fino all’ultimo istante come un leone, come era abituato a fare in campo. Ed è proprio così che Sinisa resterà per sempre al mio fianco, anche se non c’è più, come ha fatto a Genova, a Roma e a Milano e successivamente quando le nostre vite hanno preso strade diverse».
© RIPRODUZIONE RISERVATA