Nazionale, Cristante: "Con la Roma puntiamo ad andare in fondo in Europa League"
Il CT e il centrocampista hanno parlato alla vigilia della partita di Nations League contro la Germania. Il numero 4: "Gioco dove mi chiede il mister"
Nella giornata di oggi hanno parlato Bryan Cristante e Roberto Mancini, in occasione della conferenza stampa alla vigilia della prima partita di Nations League contro la Germania. Alle 13.45 il CT della Nazionale e il centrocampista della Roma hanno presentato la prima gara del girone A3, composto da Italia, Germania, Inghilterra e Ungheria. La partita si giocherà domani alle 20.45 allo stadio Renato Dall'Ara di Bologna. Nella lista dei convocati, oltre a Cristante, risultano altri tre romanisti: Gianluca Mancini, Leonardo Spinazzola e Lorenzo Pellegrini.
Le parole di Mancini
Sullo spirito di Wembley.
"La squadra è stata costruita già da prima, poi ci sono le magie che capitano in questi tornei. Dobbiamo costruire un nuovo ciclo".
Sulla fiducia.
"L'ho sempre sentita. Ma nel calcio è così, quando vinci sono tutti con te, quando perdi sono tutti contro di te, è normale".
Sulla Nations League e sulle preoccupazione post Argentina.
"Contro l'Argentina abbiamo perso numerosi giocatori. Loro stavano meglio di noi, avevano giocatori più freschi. Meritavano di vincere, hanno giocato meglio. Negli ultimi 3 anni è stata l'unica squadra a metterci sotto. Ci vuole tempo, sappiamo che ci sarà da soffrire abbastanza, ma vedremo cosa accadrà".
Sulla possibilità di ripescaggio ai Mondiali.
"Io ho risposto a una domanda. Non so quale potrebbe essere il motivo, ci fu un ripescaggio della Danimarca agli Europei durante la guerra. Ovvio che se ci ripescano andiamo. Ci andremmo come miglior squadra del ranking non qualificata e campione d'Europa".
Sui cambi di domani.
"Ci saranno molti cambi. Molti sono andati via, non erano nelle condizioni di giocare quattro partite. Avrei creato loro dei problemi a livello fisico. In questi due anni ci hanno dato veramente tanto, ci prendiamo dei rischi, ma loro meritavano un po' di recupero fisico".
Su Zaccagni e Lazzari.
"Anche a me ha sorpreso che se ne siano andati. Loro ieri mi hanno detto che avevano dei problemi e che non erano in grado di giocare e quindi li abbiamo mandati a casa".
Sugli impegni in Nations League.
"Come migliore del ranking affrontiamo le due squadre più forti d'Europa: Germania e Inghilterra. Noi cambiando molto ci prendiamo tanti rischi, però sono partite che se dovessero andare bene, anche a livello di gioco, potrebbero essere anche un buon inizio".
Sulla Germania.
"Per me Italia Germania è la partita dell'82, ero ragazzo, giocavo in serie a da un anno ed ero in lista per andare al mondiale. Poi c'è stata quella del 2006".
Sui punti cardine del nuovo ciclo.
"Il punto cardine è quello di trovare giocatori integri e non stanchi fisicamente. Cerchiamo giocatori veloci e che sanno giocare. Poi ovviamente ci mancheranno Jorginho e Verratti, soprattutto la loro esperienza. Poi qualche giocatore di esperienza lo ritroveremo anche per le qualificazioni agli Europei".
Sul gap con le altre in attacco.
"Nel calcio per vincere bisogna far gol. Al momento in Italia non ci sono attaccanti, ci sono solo Immobile e Belotti. Un altro è Scamacca, gli altri giocano solo in B e non hanno esperienza. La speranza è che i giocatori di B arrivino in A velocemente e inizino a fare gol".
Sulla partita di domani.
"L'importante sarebbe difendere bene e attaccare meglio. La Germania, insieme all'Argentina e Brasile è una delle squadre più forte. Completa e matura al 100%. Sarà una delle squadre che si giocherà il Mondiale in Qatar. Sarà una partita difficilissima. Dobbiamo pressare come abbiamo fatto negli ultimi anni, anche con giocatori che non avevano queste caratteristiche".
Sull'inizio del nuovo ciclo.
"Domani si inizia. poi non vuol dire che i ragazzi che sono andati a casa non possano tornare, anzi serviranno per dare esperienza ai ragazzi più giovani. Ci serviranno tutti per qualificarci agli Europei".
Le parole di Cristante in conferenza stampa
Sull'ultimo periodo dell'Italia.
"C'è stata una delusione di mezzo e l'abbiamo portata nella partita contro l'Argentina. Siamo arrivati più scarichi di loro, che stanno comunque preparando un Mondiale. La differenza è stata lì".
"Sulla voglia di ripartire.
"Sappiamo di essere una buona squadra. Lavoriamo al massimo. Si tratta solo di ritrovare quella chimica durante la partita che ci aveva contraddistinto durante gli ultimi anni".
Sulle nuove disposizioni tattiche.
"Abbiamo giocatori forti, non siamo gli ultimi arrivati. Abbiamo la possibilità di giocare in diverse maniere. Possiamo essere fisici e giocare con la tecnica. Stiamo lavorando con costanza così da arrivare pronti al prossimo Europeo".
Sulla stagione di Bryan.
"Ho fatto un'ottima stagione, ma non era la mia prima stagione in serie a. Sicuramente giocare con la nazionale e nell'Europeo ti fanno alzare l'asticella. Più esperienza nazionale si ha nelle gambe più il giocatore può migliorare.
Sulla Germania.
"Loro sono fortissimi. Noi dobbiamo fare una grande partita,. Dobbiamo mettere le nostre idee in campo. Dobbiamo sviluppare le nostre idee nel percorso che abbiamo davanti".
Sulla magia perduta di Wembley.
"Quella magia arriva con il duro lavoro. Abbiamo tanto tempo, dobbiamo lavorare forte, abbiamo tanti giovani. In partita si deve mettere in campo tutto ciò che si prova a Coverciano. Poi le vittorie aiutano sempre a stare e fare meglio".
Sulle chiavi tattiche della partita.
"Non prendere gol ed essere solidi dietro è fondamentale. La cosa migliore è nell'equilibrio, bisogna avere sia attacco che difesa. Serve sia la solidità difensiva, ma anche il gioco. Avere la palla è fondamentale per vincere in Nazionale".
Sui giovani della Nazionale.
"Per quel poco che ho visto sono tutti giovani bravi. Sono convinto che tanti di loro ci aiuteranno in questo percorso, anche se manca loro esperienza".
Sulla titolarità in Nazionale.
"La nostra forza all'Europeo era nell'avere un gruppo squadra, non solo i titolari. Avere 18 titolari che durante le varie fasi della stagione possano dare il contributo massimo è fondamentale".
Sul ruolo in campo.
"Sicuramente voglio giocare a centrocampo. Mi trovo bene ovunque, poi dipende cosa mi chiede il mister. Penso sia limitativo dire in che ruolo voglio giocare, dopo serve, gioco. Qui in Nazionale ho sempre giocato in posizione avanzata, contro la Turchia un po' più indietro. Interpreto ogni ruolo che mi chiede il mister".
Sulla Roma della prossima stagione.
"Penso che dobbiamo fare uno step successivo. Siamo nell'Europa League, dobbiamo puntare ad arrivare fino in fondo anche a quella. C'è stato un periodo in cui lottavamo per il quarto posto, poi la coppa ci ha tolto energie. L'obiettivo l'anno prossimo è puntare un piazzamento in Champions e andare lontano in Europa League. Poi una stagione è lunga, ci sono gli infortuni che inficiano. Sicuramente serve una rosa lunga che ci permetta di competere su tutti i fronti".
Le parole di Cristante a Sky Sport
Sull'aspetto morale della Nations League.
"Sì, può darci una grossa mano. Ma va preso come un torneo di ricostruzione, ci vuole un po' di pazienza. Penso che il mister proverà anche i giocatori più giovani. Ci dà una mano per costruire il percorso più importante, cioè le qualificazioni".
Sugli interessamenti degli altri club.
"Fa sempre piacere, ma sono concentrato sulla Nazionale e sul finale di stagione. Dopo la Nazionale, vedremo il da farsi".
© RIPRODUZIONE RISERVATA